Sola nell’auto, il nuovo giallo della “nostra” Patrizia Calamia

Patrizia Calamia è nata a Roma e vive fra Trieste e Milano. I suoi personaggi la accompagnano nei frequenti viaggi di lavoro. Scrive negli aeroporti, sui treni e la sera. La sua passione sono i gialli e le spy-stories. Scrivere per lei è l’occasione di approfondire e studiare: arte, storia, viaggi, psicologia. Sola nell’auto (ed. Bertone, Perugia 2018) è il suo sesto romanzo e apre una nuova collana “Ira” a cura di Leonardo Di Lascia. Patrizia scrive per InLibertà.it, recensioni, ricette e articoli di costume.

Precedenti opere: Sodalizio Mortale (ilmiolibro.it 2013), La galleria dai mille volti (Gelmini 2014), La killer senza nome (Gelmini 2015), Il labirinto di Cnosso (Gelmini 2016), Il delitto di Via Rubens (Pagliai 2017).

Patrizia ce l’hai fatta di nuovo! Anche quest’anno un nuovo romanzo da brivido: Sola nell’auto.

Grazie! Si, ci sono riuscita di nuovo… oramai sto diventando una scrittrice seriale o semplicemente una scrittrice, parola che all’inizio di questo percorso facevo fatica ad associare alla mia persona. Questo romanzo è speciale per due ragioni: una perché è bellissimo! … scherzo, però non troppo. Scriverlo è stato un processo molto soddisfacente e anche il riscontro dei primi lettori è ottimo, ho colleghe e amici che hanno passato la notte in bianco a finire il romanzo e la notte successiva in bianco a ripensarci! E anche le recensioni sono davvero ottime.

C’è un altro motivo per cui questo libro è speciale, spiegaci il perché.

Il vero motivo per cui è speciale è perché apre una nuova collana di gialli e thriller della casa Editrice Bertoni dal nome “IRA”.

Lo considero un grande onore e una grande responsabilità. Ci tengo particolarmente al suo successo perché in qualche modo farà da traino alla collana, quindi mi raccomando compratelo e postate la foto del libro, parlatene, insomma datemi una mano a fare bella figura! Condivido l’onore dell’apertura con Jacopo Montrasi, in doppia uscita quindi comprate anche il suo di romanzo.

Cosa ci vuoi dire della storia di Sola nell’auto, senza spoilerare troppo?

E’ sempre molto difficile parlare di un giallo senza svelare l’assassino, quindi quasi quasi vi dico che il colpevole è il maggiordomo… ehm no scherzo. E’ una storia tosta, molto tosta, ambientata a Firenze, città meravigliosa che adoro per diverse ragioni e che ho voluto celebrare in questo romanzo. In una fredda mattina del gennaio 2017, il commissario Cosimo Cavaliero, fiorentino doc, viene svegliato presto da una chiamata, essendo il capo della omicidi la parola urgenza ha un solo significato: nella macchina che si vede in copertina viene trovato un cadavere.

Il Commissario osserva “E’ una vecchia Porsche, rossa, elegante, nonostante gli anni, con le sue forme rotonde, un’auto d’epoca, non certo la macchina in cui ti aspetti di trovare un cadavere. In realtà,  non esiste un’auto in cui immagini di poter trovare un corpo senza vita.”

E da quella macchina rossa parte l’indagine.

Chi sono i personaggi principali?

I protagonisti sono: Cosimo Cavaliero, capo della squadra omicidi di Firenze e Monica Quanti, ispettore incaricato delle indagini. Cosimo è un uomo di esperienza, scapolo, elegante ma un po’ distratto; Monica è una professionista capace ma anche una donna, madre di un’adolescente, che, oltre alle competenze in materia di criminologia, mette in campo intuito ed emozioni. Attorno a loro c’è una squadra di poliziotti di cui vengono descritte le vicende personali, con dei simpatici risvolti. Una curiosità, i personaggi hanno i nomi di battesimo dei miei colleghi di lavoro che si sono divertiti molto a ritrovarsi in un romanzo.

Spero non ce ne sia nessuno fra le vittime!

No, stavolta no. Ma mi è capitato in uno dei romanzi precedenti di uccidere un paio di ignari colleghi (ma loro non lo sanno: sono tedeschi).

Sola nell’auto, rispetto agli altri tuoi romanzi è più noir, pur essendo un giallo classico ha toni più forti e tinte più fosche degli altri, ma perché hai deciso di scrivere proprio gialli?

Diciamo che sono una grande lettrice in generale, leggo di tutto: biografie, romanzi storici, fantasy, saggi ma ho posto speciale nel mio cuore per i gialli/thriller/spy. Li considero una evasione intelligente e come scrittore sfidantissima. Se ci pensi devo commettere un delitto, se possibile non banale, cercare di non farmi scoprire subito e allo stesso tempo smascherarmi in una maniera sensata.

Sono molte sfide messe assieme…

Dicci qualcos’altro della trama. Giusto per stimolare la curiosità.

Posso dire che ho studiato molto per scriverlo: criminologia, tecniche di investigazione per non incorrere in errori procedurali (ho un caro amico poliziotto che non me ne perdona una..) di altro posso dire che va letto fino all’ultima parola. Letteralmente. L’ultima parola del libro è molto importante, da significato all’intera storia ed è un messaggio.

Se volete saperne di più chiedetelo in libreria, nei principali store online o sul sito www.bertonieditore.com

Prossimi appuntamenti. Dove possiamo incontrarti?

Trieste, 25 ottobre h. 18 Libreria Lovat

Mirano, 26 Ottobre dalle 15 per un evento della Casa Editrice Bertoni.

Roma, l’8 novembre ore 18, preso l’enoteca Tosca.

Milano, 29 novembre ore 18.30 Covo della Ladra

Ho una diretta Facebook il 29 ottobre su Tra le Righe (nuuuuz) e qualche firma copie in giro per librerie…

2 Risposte

  1. Alex

    Ho avuto modo di leggerlo ed è veramente un bel libro.

    Parte con un pugno nello stomaco, un delitto che non lascia indifferenti, addirittura infastidisce, tutto sembra confuso per un po’ ma poi ogni elemento trova il proprio posto all’ultimo capitolo, all’ultima pagina, all’ultima parola.
    Esattamente come dovrebbe essere un giallo.

    È quel tipo di libro che, anche se lo hai finito, continui a pensarci.

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