Immigrati, le regioni dicono no alle tendopoli

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Lunedì incontro in Tunisia tra Berlusconi, Maroni e i vertici politici locali. La Commissione europea promette il suo aiuto. Nella riunione che si è svolta ieri tra il governo e le autonomie locali, si è concluso che le regioni non sono disposte ad accettare le tendopoli, anche se non hanno rifiutato di accogliere un certo numero di immigrati che, assicura il governo, sarà proporzionale al numero degli abitanti di ogni singola città o paese della regione. Il Premier ha anche precisato che la prima opzione per i profughi è il rimpatrio, per questo è importante l’incontro che si terrà lunedì con la Tunisia, luogo di provenienza della maggior parte dei profughi. Dopo aver sondato il terreno, il Commissario Europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstroem, ha assicurato che il paese africano è disposto a collaborare con l’Italia per riaccogliere gli immigrati partiti dalla Tunisia.  L’esecutivo, intanto, ha già pronto l’accordo da presentare alle autorità tunisine per far cessare l’esodo illegale; secondo quest’accordo l’Italia mette a disposizione della Tunisia le forze di polizia, per un costo anche molto alto. Per questo motivo, il Presidente del Consiglio ha telefonato al Presidente della Commissione europea, Barroso, sottolineando la posizione dell’Italia e l’enorme sforzo umanitario e concreto che la penisola stà compiendo. In conclusione entrambi hanno concordato sul fatto che il problema immigrati riguarda tutta l’Europa e, per questo motivo, la Commissione europea si impegnerà per sostenere l’Italia e per alleggerire gli sforzi che stà compiendo.

di Redazione

Foto: photogulp.it/wordpress

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