Il calcio dopo la prima

Reduce dalla tragedia sudafricana, il nostro calcio cerca di trovare gioco e schemi in un campionato colmo di novità. Da quest’anno, infatti, si giocherà dal venerdì al lunedì in un week-end prolungato in linea con gli altri tornei della comunità europea. Orari disgustosi e tessera del tifoso toglieranno di sicuro la voglia di stadio a molti appassionati. Tifosi costretti a disertare curve e tribune e obbligati a seguire il loro “Club” dal salotto di casa. Una visione sicuramente più comoda e rilassante del gradino, ma priva del sentimento e del calore che sprigiona l’atmosfera degli spalti dove l’abbraccio del tifoso accanto è diverso dal grido soffocato in una stanza. Esasperato dalle normative decise da chi non ama questo sport, il campionato inizia tra colpi di mercato dell’ultima ora e contestazioni morbose dei tifosi che non vogliono essere schedati per tifare. Tra un mugugno ed un altro, sabato alle 18,00 davanti a 4253 spettatori è partito, al “Friuli” di Udine, il torneo più discusso del mondo. Speriamo che resti il più bello.

maXVert 

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