Figli e figliastri anche nelle manifestazioni di piazza

pro vitaGran parte dei media questa mattina si occupa di due manifestazioni tenutesi ieri in Italia: la prima a Milano a favore dell’accoglienza dei migranti, promossa da Pierfrancesco Majorino, assessore al welfare dello stesso comune e l’altra, pro reddito di cittadinanza, ideata sotto forma di marcia, svoltasi da Perugia ad Assisi, promossa dal Movimento 5 Stelle.

Entrambe hanno avuto un discreto seguito ma, come spesso accade in Italia, non senza critiche avverse delle opposte fazioni. Questo, si sa, è nella natura delle cose.

Molti giornali però, sia di quelli cartacei sia in rete, hanno completamente ignorato il terzo corteo svoltosi a Roma, a favore della vita, in difesa delle nascite e della famiglia, organizzato da tutte le sigle Pro Life.

sindacomilanoOra, a mio modo di vedere, tutti e tre i cortei, all’asciutto delle strumentalizzazioni politiche, possiedono valori da sposare e sostenere come l’accoglienza, la fratellanza, l’uguaglianza e i diversi valori insiti nell’istituzione famigliare. Così com’è pacifico che ci sia chi la pensa in maniera diversa e quindi contrario a questo o a quello. Di conseguenza, giornali, siti web e televisioni private, con proprietari, direttori di testata e visioni diverse sposino la causa di un tema piuttosto che di un altro.

Ciò che però non trovo accettabile è che i telegiornali della Rai siano a favore di una manifestazione anziché dell’altra; che trattino in maniera diversa un movimento di cittadini invece che l’altro. Lo so, sto scoprendo l’acqua calda ma trovo scorretto, per non dire odioso, che la televisione di Stato, concepita, sostenuta e programmata con i soldi di tutti i cittadini debba parteggiare a favore di un movimento e ignorare l’altro.

grillo redditoNon trovo corretto che i direttori delle testate Rai, appena insigniti dell’incarico parlino di equilibrio, d’imparzialità nelle notizie e poi nei fatti censurino informazioni soltanto perché sostenute da cittadini che la pensano diversamente da loro e avverse alla propria corrente politica di appartenenza.

Se davvero vogliamo essere un Paese democratico, dobbiamo dar voce a tutti nella stessa maniera e non essere intolleranti verso chi sta diventando vittima dell’intolleranza dei sedicenti innovatori democratici.

Il lettore, o il telespettatore, obiettivo analizza il testo e si fa la propria opinione del contenuto, e del redattore, in base ai concetti effettivamente espressi e non alla propaganda in esso diffusa.

Altrimenti si offende l’intelligenza del fruitore della notizia. Sempre che questa sia riportata.

di Enzo Di Stasio

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