Oggi, sabato 15 ottobre, il funerale laico di Dario Fo in Piazza Duomo, a Milano.
Ero alle medie quando guardavo, insieme a mia madre, questo signore di cui andava pazza, un uomo che non conoscevo ancora ma che mi faceva tanto ridere con tutti quei versi, gesti, parole raffinate ma comprensibili anche ad una bambina che ancora doveva mettere il naso fuori di casa.
Era la satira. Un’arte che da allora mi accompagna ogni giorno mettendosi tra i miei occhi e il mondo.
Grazie Dario Fo per la tua arte preziosa per l’umanità. Un omaggio, questo, che la Redazione di InLibertà e di chi scrive, vuole rendere a questo giullare irriverente dell’arte e della politica.
Funerali laici
Sabato lutto cittadino, a Milano, i funerali laici dicevamo, in Piazza Duomo, il figlio Jacopo sarà accanto al feretro dedicando all’illustre padre un elogio funebre ed un discorso: “Lui , ha dichiarato Jacopo il figlio, ha recitato il primo agosto davanti a tremila persone e con un gravissimo problema polmonare è riuscito a cantare. Il primario ci ha detto: ‘io sono ateo ma adesso credo ai miracoli'”. Se ne è andato ieri alle 8.00 “senza subire accanimento terapeutico“.
Questo ha spiegato Jacopo Fo, durante una commossa conferenza stampa.
Jacopo e Dario Fo
Intanto si è aperta la camera ardente questa mattina alle 9.00, al Piccolo Teatro di Milano; numerosissima la folla per l’ultimo saluto al grande attore, primo tra tutti il sindaco di Milano, Beppe Sala. L’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Filippo Del Corno, lasciando l’abitazione di Dario Fo, aveva spiegato che la camera ardente sarebbe infatti stata allestita al Piccolo Teatro Strehler, lo stesso luogo in cui il Premio Nobel per la letteratura , a marzo, aveva festeggiato per due volte il prestigioso riconoscimento ed anche il suo novantesimo compleanno, insieme ad amici, parenti, attori e musicisti.
Intanto il Comune di Milano, riferisce sempre l’assessore Del Corno “potrebbe anche valutare di intitolargli la palazzina Liberty”. Una carenza di riconoscimenti era stata manifestata anche ai sindaci precedenti.
La camera ardente resterà aperta tutto oggi, fino a mezzanotte e poi sarà riaperta sabato 15, dalle 8.30 fino alle 11, quando la salma sarà portata in piazza Duomo, dove si terrà una cerimonia laica, come accennavamo prima.
Il cordoglio del teatro e del mondo dell’arte
“Ancora non si è capito che soltanto nel divertimento, nella passione e nel ridere si ottiene una vera crescita culturale”
Giovedì sera Il Piccolo Teatro gli ha tributato un omaggio, con un ricordo affidato agli attori in scena nelle sue tre sale.
Tra le tante reazioni di questi due giorni, quella dello scrittore napoletano, l’intellettuale Erri De Luca: “Oggi e’ morto il più allegro premio Nobel della letteratura di ogni tempo. Al posto di una lacrima gli si deve un sorriso”. Poche parole quelle di Erri De Luca per ricordare Dario Fo, attore, regista, artista, scrittore ed autore di testi, pittore, rivolgendo dunque un omaggio alla sua grande carriera.
Anche un altro grande regista teatrale ed attore come Gabriele Lavia, direttore del Teatro della Pergola di Firenze ricorda Dario Fo: “Era un poeta, unico e inimitabile, ho amato tantissimo Fo, andavo sempre a vedere i suoi spettacoli da piccolo e ne ho imitato sicuramente il suo modo di scrivere e di essere in scena».
“Dario Fo – ha spiegato Lavia ai giornalisti – come attore ha realizzato tutto quello che poteva realizzare sul palco. In scena la sua voce rappresentava il suo corpo”. E sul suo impegno politico, Lavia afferma: “Fo è sempre stato un uomo impegnato e si è schierato fino alla fine senza tradire il suo essere poeta, scrittore, artista e attore“.
Il Teatro Comunale di Bologna si unisce commosso al cordoglio dei tutto il mondo della cultura e dello spettacolo per la scomparsa del premio Nobel Dario Fo. “Indimenticabile la sua regia dell’Italiana in Algeri di Rossini proposta nel 2007 sia al Rossini Opera Festival di Pesaro, sia a Bologna nella storica Sala Bibiena, con la direzione di Michele Mariotti. Suoi, inoltre, i disegni immaginati per i due intermezzi di Giovanni Battista Martini Il maestro di musica e Il Don Chisciotte, a cui si è ispirata la scenografia del Comunale”. Questa la nota rilasciata alle agenzie ed ai quotidiani del Teatro Comunale di Bologna.
“La direzione e lo staff del Teatro Duse esprimono il loro dolore per la scomparsa del premio Nobel Dario Fo, grande uomo di cultura, spirito libero e rivoluzionario del teatro. In questi ultimi anni aveva scelto il nostro palcoscenico e il nostro teatro come una sua casa artistica bolognese. Qui ha presentato In fuga dal Senato, ha riproposto il suo Santo Jullare Francesco e ha messo in scena in anteprima Ciulla il grande malfattore e Storia proibita dell’America replicato alla fine dello scorso gennaio in due serate gremite. La grande famiglia del Duse e con essa siamo certi tutto il pubblico, lo ricordano con affetto e riconoscenza”, anche il Teatro Duse esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del grande attore.
Tifoso interista e cordoglio nel mondo dello sport
Unanime il cordoglio del mondo dello sport e del calcio. In particolare della sua squadra del cuore. L’Inter esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Dario Fo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997, questo il comunicato stampa della società neroazzurra “Trovare una dimensione a Dario Fo nel salutarlo è impossibile: autore, scrittore, attore, cantante, poeta, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997. Lo ricordiamo semplicemente come un grandissimo italiano e siamo orgogliosi di omaggiarlo da interisti“.
Domani sabato 15 ottobre, l’ultimo saluto da laico, proprio sotto al Duomo di Milano , “dove anche il Papa è benvenuto, se vorrà esserci”, come riferito dal figlio Jacopo. Saranno presenti i rappresentanti di Palazzo Marino, maggioranza ed opposizione, il sindaco Beppe Sala, numerosi esponenti del M5S come Carlo Sibilia, (dovrebbe partecipare anche l’amico Beppe Grillo), esponenti trasversali del mondo politico, amici del mondo del teatro e della cultura, del cinema.
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