Ciclo e Turismo: Veneto e Friuli, ai confini della storia

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Penultimo appuntamento del nostro giro d’Italia a pedali, che ci porta oggi a scoprire le terre del Veneto e del Friuli Venezia Giulia

Ci eravamo lasciati con i panorami montani del Piemonte e della Valle d’Aosta mentre oggi, facendo un salto geografico, proseguiamo spostandoci dal lato opposto del nord Italia.

Il territorio veneto si presenta pianeggiante per metà della sua grandezza geografica, in particolare nelle zone a sud della regione fino alle coste bagnate dal Mare Adriatico. La zona centro nord del Veneto presenta dei rilievi collinari come i Colli Euganei o cime sensibilmente più alte come i Monti Berici. La Zona nord della regione, nei presi dei confini con Trentino e Austria, presenta le vette montane più alte che superano in alcuni casi i 3000 metri di altezza, su tutti svetta la Marmolada, 3300 metri di altezza. Numerosi sono i passi alpini caratterizzati da panorami naturali magnifici come ad esempio Passo Giau, Passo Valparola, Passo Fedaia, Passo Falzarego,Passo Campolongo, Passo Duran, Forcella Staulanza, Passo Tre Croci. Le vette in molti casi innevate anche in estate consentono di godersi una vacanza montana all’insegna dello sport o del relax, sia sulla neve che nella frescura estiva. I panorami naturali del Veneto sono impreziositi anche dalla presenza di numerosi fiumi come il Po, il Tagliamento ed il Piave; anche una parte del Lago di Garda arricchisce la bellezza della regione.

La zona marittima presenta una città magnifica come Venezia, perla turistica, artistica e storica unica nel mondo; la città di Jesolo ha invece puntato negli ultimi anni sul turismo estivo soprattutto a carattere giovanile.

I primi insediamenti di cui si hanno traccia sono riconducibili a popoli germani e nordici poi spazzati via dall’espansione dell’impero romano. Con la decadenza di Roma Bizantini e Longobardi colonizzarono le zone venete prima che Venezia diventasse una potenza economica marittima per molti secoli, al cui decadimento fece seguito la dominazione di Napoleone prima e dell’Austria poi, fino al risorgimento italiano. Nella prima guerra mondiale a Vittorio Veneto gli italiani ottennero una vittoria fondamentale contro gli austriaci, fondamentale per le sorti del conflitto e dell’unità d’Italia.

Il cicloturismo veneto offre due possibilità di sviluppo: i passi alpini ed i corsi dei fiumi. I passi alpini sono quelli che, insieme alle vette trentine, hanno da oltre un secolo rappresentato i luoghi culto del Giro d’Italia, e per i più appassionati ci si può immergere nei luoghi simbolo dei propri beniamini organizzandosi da se, o prendendo parte alle numerose manifestazioni delle società sportive.

La ricchezza idrografica del Veneto ha fatto si che si sia sviluppata una fitta rete di piste ciclabili che corre lungo gli argini dei fiumi o corrono vicino a città storiche come Verona consentendo a tutti, grandi e piccoli, più allenati o meno, di pedalare in deliziosi e rilassanti paesaggi naturali, fermandosi di tanto in tanto per degustare vini pregiati come i Valpolicella, una vasta gamma di Prosecco e una infinita lista di vini DOCG.

Luoghi da visitare:

Lago di Alleghe. Situato nelle Alpi Bellunesi è un gradevole e rilassante luogo di villeggiatura estiva ed invernale. Il lago si è formato nel 1771 in seguito ad una deviazione del fiume Cordevole causata da una frana, fiume che tutt’ora è immissario ed emissario.

La zona è un classico panorama montano da cartolina, con le strutture turistiche che consentono di godere appieno di una vacanza.

Spostandoci nella parte nord orientale del Veneto entriamo nel Friuli Venezia Giulia, regione a statuto speciale in cui si incrociano realtà culturali dalla natura germanica, slava e latina.

La regione è divisibile in due zone geografiche che storicamente si possono considerare quasi due sub regioni: il Friuli e la Venezia Giulia, quest’ultima al centro di sanguinose guerre con gli austriaci che portarono alla definizione dei confini nella prima guerra mondiale e anche nella seconda, dopo la quale si ebbe l’attuale confine geografico.

Il sud della regione è bagnato dalle acque del mare Adriatico mentre avvicinandosi verso il centro si incontrano territori collinari che si innalzano ben presto a territorio pre alpino. Le Alpi caratterizzano la parte settentrionale del Fiuli Venezia Giulia, e presentano cime che spesso sfiorano i 3000 metri di altezza. Le zone alpine sono aspre e dure, come le Alpi Carniche o le Alpi Friulane, i cui paesaggi montani si presentano molto più ”ostili” rispetto a quelle veneti, soprattutto al confine con l’Austria. Scendendo invece verso la Slovenia si incontrano le alte montagne del Carso che, nella parte sud, danno origine alle Doline, grotte sotterranee originate dallo scorrimento dei fiumi, spesso anch’essi nascosti nel sottosuolo.

La zona centrale del Friuli presenta molte falde acquifere che danno origine a corsi d’acqua i quali scorrono verso sud fino a tuffarsi nell’Adriatico, dando vita spesso a dei territori lagunari, come nel caso di Grado, anche se le coste spesso sono sono rocciose, come in direzione del confine sloveno. I fiumi più importanti sono l’Isonzo ed il Tagliamento. La zona del Friuli Venezia Giulia vive una fase di evoluzione storica con l‘espansione dell’impero di Roma, che spazza via popolazioni locali piccole e mal organizzate data l’ostilità naturale del territorio ed edifica ponti e strade rendendo la regione un punto chiave di passaggio verso i Balcani. Con il decadimento di Roma popoli nordici conquistano la regione ad ondate, fino all’arrivo dell’impero austriaco che domina la regione fino alle guerre mondiali. Nella prima guerra mondiale l’Italia conquista la regione delle Venezia Giulia, i cui confini verranno delineati definitivamente soltanto dopo gli scontri della seconda guerra mondiale. Trieste è il capoluogo di regione ( vedi immagine copertina) proprio perché situata al confine, in segno simbolico, per rimarcare la vittoria italiana.

Il cicloturismo del Friuli a nord è maggiormente organizzato per le escursioni in mountain bike, con sentieri adatti sia ai più esperti e competitivi sia a chi vuole godersi la natura senza affaticarsi troppo. Il sud della regione invece vive una forte espansione grazie all’attività promozionale delle strutture ricettive, che creano offerte turistiche appetibili ai ciclisti i quali vogliono godere della tranquillità dei luoghi collinari o marittimi spostandosi con assoluta tranquillità, attraversando le città grazie alle piste ciclabili che collegano le periferie ai centri delle città. Organizzare una vacanza è semplice, su internet sono nate delle vere e proprie associazioni di categoria che aiutano il cicloturista a scoprire ogni itinerario presente sul territorio, avendo a disposizione una vasta gamma di servizi di alto livello.

Luoghi da visitare:

la città di Aquileia. Città di origine romanica fondata nel 181 A.C., presenta ancora mura e costruzioni perfettamente intatte. La città per secoli ha rappresentato uno snodo di passaggio importante tra l’Italia e la zona balcanica, rendendola strategicamente fondamentale per l’impero di Roma. Aquileia è centro di numerosi musei archeologici, con le rovine del foro ed una basilica che richiama turisti da tutto il mondo.

Foto di Giuseppe Dio da Pixabay

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