Ciclismo. Liegi Bastogne Liegi, Poels vince in volata. In Trentino vince Landa

a12cdde6-e0d9-4bef-9f21-7ccef7a29c5fSi è corsa oggi la classica “Liegi Bastogne Liegi”,  la corsa in linea maschile di ciclismo su strada, la più antica tra le cosiddette classiche e soprannominata per questo la Doyenne (in italiano la decana).

La Liegi Bastogne Liegi chiude il trittico delle Ardenne e la campagna del nord, ed è particolarmente ambita in quanto adatta sia ai ciclisti da classiche del nord sia ai ciclisti per i grandi giri, rendendo questa corsa una classica di grande prestigio.
Il percorso previsto era di 253 km,  con 10 cotes a fare da protagonista,  dal km 78 fin sul traguardo,  con gli ultimi 40 km composti  dalle celebri Redoute, Roche aux Faucons, San Nicolas ed il tratto in pavè introdotto quest’anno di Ru de Naniot, a poche centinaia di metri dal traguardo.
Centunesima edizione della Liegi Bastogne Liegi che si apriva con il freddo e la neve che caratterizzavano il percorso,  costringendo gli organizzatori ad accorciare la gara di quasi dieci km. In fase di avvio in 8 guadagnavano 9’20” di vantaggio: Edet, Roy, Langen, De Gendt, Tiralongo, De Marchi, Benedetti e Brutt. La Movistar faceva l’andatura in gruppo per Valverde ma, causa il peggiorare del maltempo, a 63 km dalla fine il vantaggio di 3’30” dei fuggitivi non consentiva di dare per scontato il ricongiungimento, vista la qualità dei componenti la fuga.

A 50 km dal traguardo il vantaggio era di 2′ mentre Voekcler tentava da solo di riportarsi sulla testa della corsa, mentre in testa De Marchi aumentava il ritmo iniziando a fare selezione, stessa cosa che stava capitando in testa al gruppo. A 40 km dalla fine la testa della corsa affrontava La Redoute ed era composta da Edet, De Marchi e De Gendt, a 30 ” Tiralongo,  Roy e Voeckler, con il gruppo principale ad 1′ mentre la neve  cadeva sulla gara alternata a rari momenti di sole e molta pioggia,  sempre presente invece il freddo,  con temperature tra lo 0 ed i 3 gradi.
A 28  km dalla fine in testa c’erano solo Edet e De Marchi, con il gruppo dietro a 15″ di distacco, mentre ci si avvicinava alla Roche aux Faucons. Il gruppo tornava compatto ai – 22 km con la Etixx-QuickStep a fare l’andatura all’inizio della Roche aux Faucons, in un gruppo che comprendeva ancora tutti i favoriti. All’imbocco della Cotes de San Nicolas, il gruppo era compatto, quando mancavano 8 km alla fine.  Ai – 6 Rosa e Zakarin si lanciavano all’attacco conquistando subito una decina di secondi ma venivano ripresi 1 km dopo, mentre dietro perdevano  contatto Gerrans e Nibali.
Ai – 3 il gruppo ridotto a 20 unità imboccata il duro tratto di pavè di Ru de Naniot, con Albasini e Rui Costa che creavano un piccolo buco; raggiunti in seguito da Sanchez e Poels. I quattro avevano pochi ma decisivi secondi di vantaggio sul gruppo, ed entravano negli ultimi 1800 metri di salita verso il traguardo.

In volata Poels aveva le forze residue necessarie per tagliare per primo la linea del traguardo,  relegando al secondo posto Albasini. Terzo posto per l’ex campione del mondo Rui Costa del team Lampre-Merida. Poels conquistava la sua prima classica monumento,  prima anche per il team Sky dall’anno della sua nascita. L’olandese è stato bravo a gestire le energie sul tratto più duro,  tatticamente perfetto nel finale,  riuscendo a portare a termine una volata molto lunga.

Si disputava dal giorno 19 al giorno 22 di aprile il Giro del Trentino,  importante corsa italiana che fa da rampa di lancio per l’oramai prossimo Giro d’Italia.
La prima tappa era una cronometro disputata in quel di Riva del Garda, una cronosquadre che vedeva l’Astana vincere avendo nell’italiano Agnoli il primo leader della classifica generale. Già dalla seconda tappa però saliva in cattedra Mikel Landa Meana, capitano della Sky che nel primo arrivo in salita compiva una selezione che gli permetteva di guadagnare la vittoria di tappa e la leadership della classifica generale.  Nella terza tappa Landa riusciva a mantenere la leadership ma perdeva terreno da uno degli avversari più diretti, Tanel Kangert,  che attaccando in discesa andava a vincere la tappa portandosi in classifica generale al secondo posto a 10″ dallo spagnolo Landa.

Nell’ultima tappa Kangert riusciva ad imporsi in quel di Cles,  dopo una bella lotta in salita; la tappa iniziava con una fuga di Cunego e Nibali, che tentavano di ribaltare le sorti della classifica generale senza però riuscirci. Landa chiudeva al terzo posto l’ultima tappa, riuscendo a conquistare il Giro del Trentino con 2″ di vantaggio rispetto a Kangert,  lanciandosi come avversario principale per Nibali per il Giro d’Italia,  al via il prossimo 6 maggio.

di Yuri Casciato

Fonte foto: Orica GreenEdge Twitter

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