Ciao Steve

Steve Jobs non ce l’ha fatta. La sua lotta contro quella rara forma di cancro al pancreas che dal 2004 lo perseguitava, si è chiusa questa notte. Ci lascia a 56 anni dopo aver vissuto una vita di grande intensità. La sua creatività e il suo genio hanno cambiato le abitudini di mezzo mondo  e da “visionario” dell’informatica ha lasciato il suo sapere, le sue curiosità e la sua follia.

La sua forza era quella di avere l’ultima decisione. Aveva il dono di vedere prima degli altri il futuro di un oggetto da lanciare sul mercato. E quell’oggetto aveva una grande caratteristica: quella di funzionare il più semplicemente possibile. Si sforzava di dare ai suoi prodotti la semplice funzionalità ripetendo spesso il suo detto ”It just works“.  La sua Apple – che ha fatto nascere in un garage nel 1976 e rinascere nel 1996 dopo esserne uscito per qualche anno –  ha fatto scuola in tutti i settori dell’alta tecnologia, dall’informatica alla telefonia, dal business musicale al mondo della comunicazione. Quella stessa Apple a cui ora mancherà il suo guru. Ma da buon padre ha voluto assicurarle un futuro roseo scegliendo con cura gli uomini che la guideranno come lui stesso ha fatto.

Il tributo a Steve si è diffuso in rete e in tutti media da tutte le parti del mondo.  Gli Apple Store sono stati invasi da persone che vogliono ossequiare il” grande innovatore”.  Apple in homepage del sito ha reso omaggio a Jobs con una sua grande foto in bianco e nero e una didascalia  “Steve Jobs: 1955-2011”. La stessa foto che è apparsa dopo la sua morte in milioni di Ipad, Iphone, Imac e MacBook in tutto il mondo.

di redazione

foto: apple.com


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