All’Uni RomaTre si trasformano le idee in App per Apple

apple 3Settimana di pausa quella cha parte da oggi, 20 marzo, per il corso “Developing iOS 10 Apps with Swift 3″ che si sta svolgendo dal 3 del corrente mese 2017 c/o la facoltà di Ingegneria RomaTre.

Dando attenzione ai fondamenti del linguaggio Swift 3.0, questo corso rappresenta uno dei primi tentativi dell’università italiana di insegnare a programmare e a trasformare le proprie idee in app per dispositivi marchiati Apple.

Swift viene portato nelle aule scolastiche allo stesso modo di come la docente, la prof.ssa Natalia Pichierri, lo ha insegnato alla DIA (Dipartimento Antimafia, sez. di Informatica), e durante la formazione di personale Honda Motors R&D, e di altri enti e società. L’obiettivo è quello di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro in una realtà ricca di innovazione tecnologica.

volto 1L’ing. Pichierri (foto a destra), docente d’ informatica presso l’IIS Archimede-Pacinotti di Roma, si occupa di formazione aziendale e si sta specializzando in “Leadership e dirigenza degli istituti scolastici”. Della lista dei sui titoli di studio una laurea in e-business management engineering, un diploma decennale in pianoforte, due master post-laurea, un’ abilitazione alla professione di ingegnere e all’insegnamento tecnologico, un concorso vinto come docente del Ministero della Pubblica Istruzione hanno portato la Pichierri ad inseguire le proprie passioni: il desiderio di “creare un equipe di sviluppatori senza frontiere che possano studiare, sviluppare e fare ricerca senza i confini geografici ma grazie ad un pc e ad una connessione Internet.


IMG_5745Apple e Android trainano un settore fino a qualche anno fa inesistente, quello della progettazione e dello sviluppo di programmi per smartphone e tablet. Una serie di dati relativi al mercato delle applicazioni, sottolineano che entro il 2020 i profitti da esso generati aumenteranno dai 41,1 miliardi di dollari registrati nel 2015 a ben 101 miliardi. Mentre i ricchi (Facebook e King Digital Entertainment, l’editore di Candy Crush, o Niantic e Nintendo) continuano ad arricchirsi, gli altri sviluppatori fanno sempre più fatica a far notare le loro applicazioni, eppure – nota l’ingegnere nel corso del seminario “Il mercato mobile delle App: Opportunità, Tecnologie e Linguaggi” – molte sono le aree scoperte. “Insegno per osservare, per imparare: i ragazzi sono sempre presi dai loro cellulari, così come i loro genitori… e allora perchè non investire nelle app per la didattica?

foto 3Sia che si tratti di imparare le formule di fisica vedendo il risultato con dei giochi, che della Divina Commedia di Dante, sullo store c’è davvero poco o nulla. La stessa cosa dicasi per gli strumenti per ragazzi con sostegno, per coloro che presentano disturbi specifici di apprendimento, i cosiddetti DSA e per i Special Needs. Eppure basterebbe poco: solo crederci”. Da ciò la mission della sua attività svolta a RomaTre in 7 incontri: sensibilizzare non solo gli addetti ai lavori e gli studenti di ingegneria, ma anche i professionisti, tra cui formatori, esperti di marketing e comunicazione, docenti, qualche psicologo e disoccupato, che hanno occupato l’aula durante le prime lezioni.

di Redazione

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