Bossi si dimette, anche la Lega nel sistema ad personam

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Umberto Bossi, il leggendario Senatur, si è dimesso ieri da segretario della Lega Nord motivando il suo gesto con queste parole «Mi dimetto per il bene del Movimento e dei militanti, la priorità è il bene della Lega ma si scordino che io scompaia».

 

Anche la Lega, colpita dagli scandali sui finanziamenti pubblici, pare faccia parte di quel sistema conclamato fatto di ruberie e vantaggi ad personam che in passato ha colpito la gran parte dei partiti.

 

Ora, come sempre, ci sono i giustizialisti, che vorrebbero tutti in galera, e i garantisti, che consigliano di valutare bene i dettagli, di non fare di tutta l’erba un fascio, di valutare l’aspetto umano dell’Umberto ecc. ecc.. Quindi a breve, non se ne esce.

 

Ci sono i magistrati di tre procure, Milano, Napoli e Reggio Calabria, che indagano per chiarire le gravi accuse, riciclaggio, truffa allo Stato e appropriazione indebita di denaro, che vengono mosse nei confronti di Francesco Belsito, tesoriere della Lega, e indirettamente a Bossi e figli.

 

Il mio pensiero è proiettato non sulla questione in particolare che oggi ha colpito Bossi, ieri altri e domani, senza cambiamenti, colpirà altri ancora ma sul sistema politico tout court.

 

La priorità, prima dell’aumento dell’iva, della benzina, dell’Imu e delle tasse che sempre più colpiscono gli italiani, tartassati e impotenti nei confronti dello Stato, è quella di riformare culturalmente e materialmente il sistema Stato. Partendo da una rivoluzione che dia il potere a giovani preparati e culturalmente puliti, scelti dal popolo e non calati dall’alto dai segretari di partito come oggi accade.

 

Cambiando l’attuale legge elettorale subito e non in seguito come vogliono i vecchi politicanti furbi che prendono tempo affinché ciò non accada. Eliminando completamente e definitivamente il finanziamento pubblico ai partiti e nei confronti dei giornali, di partito e sedicenti indipendenti. Subito e non in futuro come le varie caste preferiscono.

 

Il problema non è soltanto Bossi, sono tutti i boss che negli ultimi decenni hanno raggiunto il potere in ogni settore della vita pubblica nazionale. E’ tempo di rivoluzione, pacifica se possibile.

 

Enzo Di Stasio

 

Nella foto Bossi e Belsito: ilcorriereblog.it

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