Zero puntate per Annozero: il programma sospeso per due settimane

Annozero sospeso per 10 giorni. Pena massima e niente retribuzione a partire dal 18 ottobre. Questa  la decisione de Cda della Rai, da addebitare al richiamo della direzione generale in seguito alla prima puntata stagionale del programma , durante la quale in diretta tv Santoro avrebbe indirizzato il direttore Rai Mauro Masi, verso “altro luogo”. Il conduttore esprime la sua replica in merito, con una lettera, dove parla di “una procedura ad personam, di una gravità inaudita” che a suo giudizio si trasforma così in una punizione per il pubblico, per la redazione, per gli inserzionisti, per la Rai. E, in questo modo, si spezzano le gambe a un programma di grandissimo successo”. Domenico D’Amati, legale del presentatore ha descritto l’avvenimento come”molto grave perchè si aggiunge ad altri precedenti comportamenti diretti a ostacolare la messa in onda di Annozero e quindi a sottrarsi non solo ai doveri dell’azienda verso i telespettatori ma anche all’esecuzione di una sentenza del tribunale di Roma confermata in appello”.  Lo stesso ha poi fatto appello al consiglio di amministrazione perché “non può restare spettatore di questa vicenda in quanto ha precisi doveri di intervento a tutela del pubblico interesse. La sua inerzia comporterebbe una piena assunzione di responsabilità”. Intanto il direttore Masi, replicando a quanti, come di Pietro sostengono che l’episodio è una conferma degli ordini impartiti da palazzo Chigi, ha precisato che le misura adottata “non può essere in alcun modo considerata riconducibile a iniziative editoriali tendenti a limitare la libertà di espressione o il diritto di critica. Il conduttore  si è reso responsabile di due trasgressioni disciplinari ben precise, quali l’uso del mezzo televisivo a fini personali e un attacco diretto e gratuitamente offensivo al direttore generale”. E aggiunge: ” non esistono dipendenti più uguali degli altri o zone franche all’interno delle quali sia possibile garantirsi il diritto all’impunità, tanto più quando si arriva a insultare il capo azienda in diretta televisiva con una con una modalità di contenuti ed espressioni che crea un caso che non ha precedenti al mondo”.

di Redazione

Foto: images.davidemaggio.it

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.