Varato il decreto Liste pulite

È stato approvato il decreto legislativo denominato “Liste pulite” che sancisce l’incandidabilità a cariche elettivo di governo per i condannati in via definitiva.

Secondo il decreto chiunque abbia commesso reati per i quali sia previsto il carcere diventa in candidabile, ciò consente di disporre di un “indicatore oggettivo, predeterminato, senza operare alcuna selezione nell’ambito di una lista di reati che potrebbe apparire arbitraria”.

L’incandidabilità ha una durata corrispondente al doppio della pena accessoria o comunque, anche nel caso di assenza di pena accessoria, una durata minima di sei anni. Se la condanna avviene durante il mandato si ha l’immediata decadenza dello stesso.

Il provvedimento ha valore anche in caso di patteggiamento e decade invece soltanto nel caso di riabilitazione.

Negli ultimi anni il susseguirsi delle indagini giudiziarie e delle condanne a carico dei rappresentanti della classe politica ha contribuito ad alimentare un clima di sfiducia diffusa, soprattutto da parte delle giovani generazioni, e di delegittimazione nei confronti delle istituzioni della Repubblica e dei loro rappresentanti” afferma il Cdm secondo cui l’approvazione del decreto “crea le condizioni per un sistema trasparente di rappresentanza in Parlamento e mirano così a restituire ai cittadini la necessaria fiducia nei confronti dei candidati alle elezioni politiche europee, nazionali e locali, e delle istituzioni che rappresentano”.

 di Redazione

foto: tmnews.it

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