Roma – (Adnkronos) – In Finlandia il consorte prende sulle spalle la moglie e si cimenta in un percorso di 250 metri con diversi ostacoli da superare, mentre dalla Russia viene il ‘Bubble Baba Challenge’. Gli irlandesi giocano a tirarsi sterco di mucca e gli svizzeri si cimentano nelle gare di velocità con sedie da ufficio. Sul ring per due minuti si fa a cazzotti e per quattro si tenta lo scacco matto nel ‘Chess Boxing’
Lo “famo strano”, per dirla con Carlo Verdone. Sì, perché prendersi a cazzotti per due minuti e poi, sempre sul ring, sedersi davanti a una scacchiera e cercare in quattro minuti di dare scacco matto all’avversario, che magari ha un occhio tumefatto da un gancio d’incontro, è un modo un po’ strano di praticare la boxe, insieme al gioco degli scacchi. Eppure, il ‘Chess boxing’ è uno sport in piena regola, con tanto di Associazione di categoria (Wcbo) e campionati. E proprio un italiano, l’anno scorso, ha trionfato agli europei: Gianluca ‘Il Dottore’ (ha ben due lauree) Sirci, vittorioso sull’inglese Andy ‘The Rock’ Costello. Undici round, divisi tra pugilato e scacchi: l’idea venne al fumettista Enkl Bilal nel 1992 per essere poi ripresa e rilanciata dall’artista olandese Iepe Rubingh. Ma il Chess boxing non è l’unico sport ‘strano’ ad essere praticato e la fantasia, agli inventori di discipline sportive a dir poco curiose, non fa certo difetto. Come ai finlandesi, cui va il copyright del ‘trasporto sposa’: l’uomo prende sulle spalle la moglie (o un’amica) e si cimenta in un percorso di 250 metri, con due ostacoli da saltare e una ‘trappola acquatica’. Ma l’impresa piu’ ardua è resistere ai continui rimproveri della consorte, anche sulla piu’ piccola delle questioni, consentiti dal regolamento. Se la moglie cade, la ‘squadra’ subisce una penalizzazione di 15 secondi e la donna, probabilmente, qualche ammaccatura. Dalla Russia viene il ‘Bubble Baba Challenge’, versione riveduta e corretta dell’hydrospeed, a sua volta nato da una costola del rafting, la discesa tra le rapide a bordo di un gommone. In questo caso a fare il pieno di aria non è il natante, ma una bambola gonfiabile (in russo Baba vuol dire donna) utilizzata per attraversare un corso d’acqua facendosi trascinare dalla corrente. Per praticare il Bubble Baba Challenge occorre aver compiuto 16 anni; casco e giubbotto salvagente sono obbligatori, così come è indispensabile non aver alzato troppo il gomito: chi esagera con la vodka, infatti, incorre immediatamente nelle sanzioni della giuria. Ai tedeschi, invece, si deve la nascita del ‘lancio del cellulare’. Anche in questo caso stiamo parlando di un regolare campionato suddiviso in diverse categorie. La regola è una sola: lanciare il telefonino il più lontano possibile. L’atto del lanciare è il momento topico di molti altri sport curiosi, soprattutto nel Nord Europa: gli irlandesi, ad esempio, si cimentano nel lancio dello sterco di mucca; svedesi, finlandesi e norvegesi, invece, organizzano campionati di lancio dello stivale. Dimensioni e peso sono stabiliti da criteri validi in tutto il mondo: per gli uomini deve essere un 43 e pesare 950 grammi, per le donne, giustamente, un 38 (650 grammi). Lo stivale deve per forza essere destro. Sino ad ora il lancio piu’ lungo nella specialita’ maschile misura 47 metri. Il rugby subacqueo, invece, lo hanno inventato, strano a dirsi, gli svizzeri. Con successo, dal momento che gli organizzatori di questo singolare sport, la Swiss underwater sports union, sono ‘sommersi’, è il caso di dire, da richieste di partecipazione ai campionati di categoria. I giocatori sono sei per squadra, la palla ovale è riempita di sale marino. Come nel rugby terrestre si lotta accanitamente per fare meta, solo che in questo caso, di tanto in tanto, bisogna tornare in superficie per prendere una boccata d’aria. Neppure lo sport più antico del mondo, la corsa, è stato risparmiato. Solo che in questo caso si va all’indietro anziché in avanti: è il ‘retro running’, approdato in Italia nei primi anni Novanta. Ma in tema di stranezza c’è uno sport che batte tutti: la gara di velocità con le sedie da ufficio. A Olten, in Svizzera, si è disputato il primo campionato del mondo e i 64 ‘atleti’ tedeschi, francesi e svizzeri si sono lanciati su una pista di 200 metri, tutti in discesa con sedia al seguito.
Fonte: www.adnkronos.com
Scrivi