Tana Libera Tutti: incontro con l’autore Franco Piol, Feltrinelli Roma

franco-piolSabato 25 febbraio 2017 ore 18.00, presentazione del libro Tana libera Tutti e incontro con l’autore Franco Piol, presso la libreria Feltrinelli di Roma, Galleria Alberto Sordi.

Roma città presenza forte, “Roma madre”.

Un nuovo romanzo, l’ultimo nato di Franco Piol, che si snoda tra la nostalgia e il racconto preciso, attraverso gli occhi di un bambino, che scandisce il percorso, le tappe del tempo, tra personaggi e vicende dolorose ma anche con aneddoti divertenti nella cornice della Capitale del primo dopoguerra.

Un percorso di vita, quello raccontato dall’autore Franco Piol, registrato con dagli occhi innocenti di un bambino, nel periodo massimo dell’infanzia.

L’essere orfano è il comune denominatore, senza rancore il cuore del bambino, solo sopravvivenza.

E’ interessante comprendere quanto lo sguardo innocente di un bimbo scandisca gli avvenimenti e i ricordi, senza mai dare un giudizio morale.

San Lorenzo RomaL’autore Franco Piol narra la Roma nel secondo dopoguerra, in particolare gli anni tra il 1948 e il 1955, scandendo il tempo e gli avvenimenti con gli occhi sempre attenti del fanciullo; il bombardamento del quartiere San Lorenzo, quel ricostruire anime, cuori, vite, progetti, misti ad una umanità semplice, forse oggi perduta ma carica di sentimenti complicati e di memoria storica che fanno bene alla nostra anima. San Lorenzo, un quartiere colpito e ferito nell’anima. Le fiamme si estendono in vari punti della città. La visione del quartiere resta nei ricordi, tremenda, sia per la perdita di vite che per la sorte della Città Eterna. I ricordi descritti via via nel libro sono duri, sinceri, c’è una scena di stupro, una rapina. Scene di vita della Roma ormai sparita in via Tor di Nona, poi chiusa, gli abitanti altrove, formando altri quartieri, altre zone e conclusione del testo. E ancora, la voglia di ricostruire, la speranza e la voglia di futuro. Ogni singolo avvenimento è filtrato dallo sguardo innocente del bambino che osserva senza giudicare, registrando ogni particolare, ogni attimo, ogni acerbo sentimento di amore, per poi proiettarsi in un futuro ignoto, con la speranza di un domani migliore.

Nell’andare insieme incontro all’eucarestia, sfiorandosi appena, delicatamente, lungo il percorso non breve e di lenta procedura, lei inaspettatamente le sussurrò come se stesse pregando:
«Tu sei Alvaro Paolino, lo so. Io mi chiamo Maria. Soltanto Maria!»
Lui distese il braccio cercando la sua mano e trovatala ebbe un sussulto: il suo cuore strabordò. Quel leggero contatto, nulla di più, lo riempì di una sconosciuta ebbrezza che lo estasiò tanto da farlo inciampare sui gradini dell’altare. Arrossito per l’inusitato e spiacevole inconveniente, perfino il Monsignore officiante si sentì in dovere di intervenire, accennando un tentativo di soccorso non necessario, e gli sorrise solidale...”

Cenni storici sulla Roma del dopoguerra

Per inquadrare il momento storico di Tana libera Tutti, dobbiamo immaginare la situazione si trova la Capitale nel dopoguerra e nel secondo dopoguerra, momento storico di cui il libro narra.

Roma del dopoguerraRoma riparte, ricostruisce le proprie macerie. Sono gli anni in cui, dal ’49, viene ripristinata la filoviaria, soppressa all’inizio della guerra; Roma e la fatica del ricominciare, la penuria di viveri disponibili sul mercato, che provoca già nei primi anni di guerra una risalita dei prezzi, Successivamente vediamo il sorgere del mercato nero – ricordato come la “borsa nera”- alimentato dalla complicità di funzionari, commercianti e produttori che aggiravano il sistema di stoccaggio creando un mercato parallelo svincolato, dove le merci raggiungevano prezzi altissimi. Nelle case non arrivava l’acqua dell’acquedotto, danneggiato, (si doveva andare ad attingere l’acqua alle fontanelle pubbliche); non c’era il gas, perché i nazisti in ritirata avevano fatto saltare il gasometro; non c’erano mezzi di trasporto pubblici, perché l’esercito tedesco aveva portato via tutti gli autobus; a Roma per spostarsi c’erano solo camionette private, fatiscenti, nella quali si viaggiava in piedi. La luce veniva erogata a giorni alterni.

Un periodo particolare quello che visse Roma negli anni del secondo dopoguerra. Un periodo storico immortalato anche nel cinema d’autore, dal ’45 e negli anni successivi (il ’48, il 49, il ’50) in poi  – il neorealismo – creato e celebrato da mostri sacri della regia come Alessandro Blasetti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, in cui il modo tradizionale di fare cinema venne sovvertito.

“Tana Libera Tutti”, AUGH! Edizioni , è un romanzo interessante, intenso, affascinante, che riporterà indietro nel tempo chi ha vissuto i drammatici anni della seconda guerra mondiale, soprattutto chi era bambino in quegli anni, ma anche il duro periodo della ricostruzione.

Franco Piol è nato a Roma il 2 ottobre 1942. È poeta, regista, autore di romanzi, racconti e testi teatrali. Introduce oggi la presentazione, Selene Gagliardi. Leggono alcuni brani gli attori Paola Rotella e Roberto Stocchi.

Appuntamento, dunque, con la nostalgia, la memoria storica che con gli occhi di un bambino diventa essenziale e mai più sarà superficiale.  Feltrinelli, Galleria Alberto Sordi ore 18.00.

di Alessandra Paparelli

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