Satana oggi impera nell’economia mal gestita

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Laddove i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi; diffonde i suoi tranelli nella società malata, attraverso i semi del razzismo, della guerra, della violenza e della corruzione.

La liturgia nel corso delle celebrazioni domenicali di quest’anno ci proporrà il Vangelo di Marco, i cui testi in alcuni versetti accennano al “segreto messianico” di Gesù, una delle caratteristiche delle pagine marciane che immortala il Maestro con i suoi discepoli mentre li esorta a non rivelare a nessuno, per il momento, la sua identità di Messia. In diverse pagine del Vangelo, infatti, Gesù ammonisce spesso sia i discepoli sia i malati guariti di non svelare a nessuno la sua vera identità.

 

Il Vangelo odierno (Mc 1,21-28) è ambientato nella sinagoga di Cafarnao e racconta che all’improvviso un uomo posseduto da un demonio si mette a gridare contro Gesù: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!”. E Gesù gli ordina severamente: “Taci! esci da lui!” Immediatamente – annota l’evangelista – lo spirito del male, con violenza e forti grida, uscì da quell’uomo. In questo brano si evince in maniera chiara che Gesù non libera soltanto le persone dal male ma impedisce al male stesso di rivelare l’identità del Messia. E il Maestro vuole insistere su questo segreto messianico perché sa bene che un’eventuale “fuori-programma” metterebbe in gioco la riuscita della sua missione dal cui compimento dipenderà la salvezza dell’uomo. Il “segreto messianico” è legato anche alla “coscienza messianica” di Gesù. Egli, infatti, è pienamente consapevole che per riscattare l’uomo dalla schiavitù del peccato si renderà necessaria la sua morte in croce, evento questo, che evocherà alla maniera ebraica il sacrificio dell’agnello pasquale.

 

Satana, quindi, cercando di distoglierlo dalla sua missione redentrice, fa di tutto per indurre Gesù nelle perverse logiche umane di un Messia potente, forte e pieno di successo. La vita di Gesù, quindi, non è stata esente da tentazioni; il male gli si è presentato soprattutto nei momenti più importanti della sua esistenza. Ricordiamo, a proposito, le tentazioni avute nel deserto, nel corso della sua predicazione, nell’orto degli Ulivi e fin sulla croce. Ma Satana non ha mai prevalso perché sa bene che la Croce è la sua grande rovina, la sua triste disfatta. Gesù, tuttavia, non smette di insegnare ai suoi Apostoli che per entrare nella gloria Egli deve patire molto, essere rifiutato, condannato e crocifisso (cfr Lc 24,26), essendo la sofferenza e la prova due aspetti imprescindibili della sua missione. Gesù, tuttavia, soffre, si umilia, è deriso, muore in croce solo per amore.

 

Sì, per amore! perché solo così il Cristo finalmente ha potuto dare alla sofferenza umana un nuovo senso, un valore che, grazie a Dio, molti hanno compreso, fatto proprio e vissuto, sperimentando come anche nell’amarezza di dure prove fisiche e morali il Signore si fa vicino all’uomo infondendo serenità, pazienza e luce. E questa stessa luce la vogliamo chiedere per chi vive ancora nel buio, per noi e per coloro che, raccolti in tutte le chiese del mondo, vogliono “ascoltare oggi la voce del Signore” (Sal 95). La luce di Cristo e la sua voce squarciano le tenebre della nostra vita con autorità, con potenza, in maniera forte e decisa, e ciò che dice il Maestro si compie veramente: “Guarisci!”, e lo storpio guarisce; “Esci da costui!” e lo spirito immondo gli obbedisce; “Lazzaro vieni fuori!” e questi ritorna in vita; “Talitakum!” e la fanciulla si alza.

 

Oggi è il male che imperversa nel mondo a renderci indemoniati e le nuove forme di possessione si manifestano attraverso gli operatori di iniquità, gli oppressori, i violenti, i ricattatori. Cari amici, non dobbiamo andare lontano per scorgere la dimora del male, essa è presente attorno a noi e si manifesta in maniera sinistra soprattutto attraverso tutte quelle illusioni che hanno l’astuta capacità di camuffare perfettamente il male sotto forma di vero bene. Satana oggi impera nell’economia mal gestita: laddove i poveri sono sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi; diffonde i suoi tranelli nella società malata, attraverso i semi del razzismo, della guerra, della violenza e della corruzione; si radica in alcuni ambiti della politica, la cui essenza oggi non è più concepita come un servizio da rendere ma come una struttura che si erge per rendere l’uomo simile ad un oggetto, ad una cosa; vive nelle perverse logiche del mercato, laddove si produce per produrre e si consuma per consumare; imperversa anche nel mondo della cultura laddove ognuno, burattinato dal padrone di turno, fa ciò che crede, senza valori o punti di riferimento, quasi che le regole e l’autorità sono percepite come un attentato alla libertà, alla sensibilità e al nostro sentire.

 

Grazie a Dio non è tutto male: dentro il nostro cuore c’è anche spazio per Gesù e a Lui ci sforziamo di conservare sempre il posto migliore! Oggi una certa ansia di Cristo pervade il cuore di ogni uomo, anche quello dei lontani. “Il mondo – diceva Paolo VI – dopo aver dimenticato e negato Cristo, lo cerca. Ma non Lo vuole cercare per quello che è. Lo cerca tra gli uomini mortali: ricusa di adorare Dio che si è fatto uomo e si prostra davanti all’uomo che si fa Dio”. E ancora: “Tu ci sei necessario per conoscere il nostro essere, per ritrovare le ragioni vere della fraternità, i fondamenti della giustizia, i tesori della carità, il sommo bene della pace. Tu ci sei necessario per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia della carità, lungo il cammino della nostra via faticosa”. Questa richiesta diventi richiesta d’aiuto. Il Signore e la Vergine Maria sostengano i nostri passi nel cammino verso Cristo.

Fra’ Frisina

Foto: vitatrentina.it

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