Santa Maria in Vittorino, la chiesa allagata

Come ci si arriva

Se, partendo da Roma, percorrerete via Salaria in direzione Rieti, giunti al chilometro 88,1, la troverete sulla vostra destra, prima delle terme di Cotilia, poco distante da Cittaducale. È una chiesa, si chiama Santa Maria in Vittorino. L’edificio è imponente ed è visibile dalla strada ma per raggiungere l’ingresso della chiesa si deve percorrere per un breve viottolo in mezzo alle frasche.

Un luogo mozzafiato

Veduta dalla via Salaria

Alla fine del sentiero ci si trova improvvisamente di fronte ad un edificio che desta stupore poiché dalla sua porta di accesso, inserita in una facciata monumentale, fuoriesce  un torrente d’acqua che rende lo spettacolo magico ed attira numerosi amanti della fotografia. Fu anche set cinematografico di un film russo.

Un portale magnifico del  1608, come appare scolpito sulla trabeazione, ci fa entrare in un luogo incantevole: una chiesa barocca collassata a causa di questa vena d’acqua che riempie le tre navate, le cui volte sono quasi tutte crollate. Al suo interno l’atmosfera è surreale.

Storia della chiesa

Portale d’ingresso

Prima della sua edificazione il luogo era dedicato alle divinità dell’acqua. Sui resti di un tempio pagano venne costruita prima una cripta dedicata a san Vittorino, martirizzato poco distante, e poi l’attuale edificio eretto verso il 350 DC, poi restaurato nel XVII secolo.

Gli abitanti della zona narrano che nel 1800, durante una cerimonia religiosa, dall’altare principale scaturì una piccola vena d’acqua, tra il giubilo di chi gridava al miracolo. La piccola sorgente poi si trasformò in un torrente che, allagando la chiesa, la rese inagibile e pericolante, poiché sprofonda nel terreno sottostante.

Sito da preservare

Navata interna

Questo luogo andrebbe adeguatamente messo in sicurezza, consolidando le fondazioni e ponendo in opera delle catene che impediscano alla facciata anteriore di distaccarsi dal resto del corpo di fabbrica. Potrebbe, così, diventare una interessante meta turistica, se ben segnalato ed arricchito da tabelle didattiche.

Leggenda

Ex altare

La legenda dice che nell’antichità qui si compivano sacrifici poiché questo luogo era considerato la porta dell’inferno. Divenne, poi, luogo di devozione e di pellegrinaggi. Secondo alcune voci, di notte appare una figura che emerge dall’acqua a testa in giù: si tratterebbe proprio di san Vittorino che venne lasciato morire poco distante dalla chiesa, legato per i piedi.

Particolare di trabeazione

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