Roma, 25 Aprile: Scontri pesanti tra ” Brigata ebraica” e “Movimento per la liberazione della Palestina”

ebreipalest3Roma. Le tensioni fra i sionisti della “Brigata ebraica” e “Movimento di liberazione per la Palestina”, hanno causato il rallentamento del corteo organizzato dall’Anpi, per celebrare la festa della Liberazione, provocando feriti tra i manifestanti.

Ore 10. Un nutrito schieramento di “Brigate Ebraiche” affermando energicamente che al corteo non possono e non devono partecipare i palestinesi, li aggredisce a colpi di bastoni e bandiere, mentre la Polizia, inspiegabilmente circonda gli assaliti e non gli assalitori.

Da quel momento, si sono verificate una serie di ondate di provocazione che hanno minato l’evento, tanto che le forze dell’ordine hanno dovuto bloccare il flusso di manifestanti per evitare ulteriori risse. Il clima si è tuttavia ulteriormente surriscaldato quando la polizia ha chiesto di far rimuovere le bandiere palestinesi, accondiscendendo alle richieste della Brigata ebraica, o meglio quelli di matrice sionista-nazionalista, scesi in piazza per affermare il diritto all’autodeterminazione del popolo ebraico mediante l’istituzione di uno Stato ebraico. ebreipalest

Il corteo si è così spaccato in vari tronconi: i “compagni” di Rifondazione comunista, Pdci, Lista Tsipras, si sono immediatamente bloccati a sostegno dei “fratelli” palestinesi; i partigiani dell’Anpi, che stavano avanti, si sono anch’essi fermati, mentre le forze dell’ordine hanno cercato invano di sedare gli animi.

Nel frattempo, un esponente del Pdci che stava tentando di dialogare con un ebreo è stato aggredito e picchiato selvaggiamente, mentre ad un reporter che stava filmando l’accaduto è stata sottratta la videocamera, sbattuta poi a terra, nel tentativo di distruggere le prove della violenza attuata.

Il peggio è stato evitato solo grazie all’intervento di qualche esponente dell’Anpi che ha contrattato con la polizia, affinché aprisse il secondo spezzone del corteo e lo chiudesse, frapponendosi così in testa e in coda.

Utile a questo punto precisare di chi stiamo parlando e quali principi hanno portato le due fazioni a scontrarsi in piazza.

ebreipalest5La “Brigata ebraica” è un movimento formatosi nel 1944 dopo una trattativa fra le autorità ebraiche in Palestina ed il governo britannico, che amministrava quei territori. Essa fu protagonista dello sfondamento della linea gotica nella vallata del Senio e il 3 aprile 1945 ottenne la propria bandiera: azzurro-bianco-azzurro con la stella di David al centro.

Se il loro ruolo in guerra fu quello di contrastare il nazismo, la storia dei sionisti che oggi hanno usato violenza, è ben diversa. I sionisti non sono infatti ebrei, né semiti.

Elenchiamo adesso qualche notizia storica sullo stato di Israele.

Quando fu creata la “Questione Palestinese” dagli Inglesi nel 1917, più del 90% della popolazione Palestinese era araba, e c’erano in Palestina non più di 56.000 ebrei, che vivevano in Palestina e vi erano giunti negli anni precedenti per sfuggire alle persecuzioni in Europa.

A quel tempo gli arabi palestinesi erano proprietari del 97,5% delle terre, mente gli ebrei ne possedevano soltanto il 2,5%. ebreipalest2

L’ espansione territoriale avvenne prima del termine formale del mandato britannico  (15 maggio 1948) e del ritiro delle forze inglesi dalla Palestina, prima che gli eserciti arabi  si muovessero in difesa dei Palestinesi, e prima che scoppiasse la guerra arabo- israeliana. Oggi Israele continua ad espandersi a macchia di leopardo e occupa, oltre alla Palestina,i territori di Libano e Siria. Precisiamo che il suo territorio è fondato sulle rovine di più di 400 villaggi Palestinesi ,distrutti ed etnicamente “ripuliti” dall’esercito Israeliano nel 1948 e la creazione dello stato di Israele ha l’intento di mantenere il carattere ebraico all’interno dello Stato.

E’ l’unico paese al mondo, tra quelli “democratici”, a non avere una Costituzione.

Ha un armamentario di testate atomiche e missilistiche in grado di far saltare in aria intere nazioni (circa 500 bombe atomiche).

L’attuale governo ha fatto sapere che l’unica strategia significativa nei confronti del popolo semita è la deportazione collettiva.

I non-ebrei non possono acquistare, né prendere in affitto case in Israele. Inoltre il suo governo ha introdotto un regime di Apartheid ai palestinesi che vivono nella loro patria. Più del 90% di questi vivono in zone di sicurezza, sotto la legge marziale che restringe la loro libertà di viaggiare, mentre i loro figli non hanno le stesse opportunità di istruzione e lavoro degli ebrei.

Gerusalemme est ed ovest sono considerate a livello internazionale, territorio occupato da Israele, che la considera come propria capitale.

Il governo israeliano fornisce agli ebrei sionisti l’85% delle risorse idriche; il restante viene diviso fra tutti i territori palestinesi.

Gli Usa forniscono ogni giorno circa 15.139.000 dollari per l’esercito israeliano.

Israele è l’unico paese mediorientale che non ha firmato il trattato di non proliferazione nucleare e proibisce le ispezioni dell’ONU nei suoi siti.

Negli otto anni del Processo di pseudo-pace di Oslo, gli insediamenti colonici sionisti in Cisgiordania e Gaza sono più che raddoppiati, mentre gli insediamenti costruiti durante il governo Barak sono il doppio rispetto a quelli costruiti durante il governo Netanyahu.

Israele continua a torturare sistematicamente i prigionieri politici Palestinesi, compresi donne e bambini e i suoi soldati non vengono condannati.

Ore 12. Mentre le Forze dell’ordine intimano di chiudere la manifestazione, scoppia l’ennesimo tafferuglio  a Piramide. Sul palco salgono gli ebrei della brigata che continuano a provocare e in men che non si dica, la mischia si trasforma in una bolgia indistinta di finanzieri, carabinieri e membri delle fazioni opposte.

La rissa viene evitata per un soffio e gli ebrei continuano la loro marcia, urlando alle forze dell’ordine “Fascisti e nazisti sono dall’altra parte”.

Strano, a dire il vero, la loro violenza e i loro principi sembrano affini a quelli del nazismo che in passato ha causato loro sofferenza e morte.

Insomma, la Liberazione quest’anno ha liberato solo odio atavico e di risultati ne ha prodotti ben pochi.

di Simona Mazza

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.