Radiodays Europe: il più grande evento dedicato alla radio

RadioIl più grande evento dedicato alle Radio di tutto il mondo: Radiodays Europe 2017, Amsterdam, dal 19 al 21 Marzo 2017 presso Rai Convention Center. 

Amo la radio perché arriva dalla gente, entra nelle case e ci parla direttamente, se una radio è libera ma libera veramente, 
piace anche di più perché libera la mente“, questo cantava Eugenio Finardi nel 1976 e ci sentiamo di dargli ragione, ancora oggi.

E ancora: “Video killed the radio star“, cantavano i Buggles nel 1980 ma avevano torto: a guardare i numeri del 2017, la radio ha ancora un grande fascino intatto, addirittura in ascesa.  Resiste l’Fm, avanza il digitale. E la radio web si sta dimostrando la grande realtà del presente e del futuro.

La radio resta la macchina dei sogni per eccellenza:

Tre giorni dedicati alla Radio, al mass media più conosciuto in tutto il mondo, l’appuntamento di quest’anno sarà ad Amsterdam, lo scorso anno a Parigi.

Una grande e bella occasione per conoscere speaker, direttori, manager riuniti per discutere su tutte le nuove sfide future del media.

L’idea nasce nel 2010 e ad oggi ha raggiunto circa 1500 partecipanti provenienti da 62 paesi. Storie di successo, di progressi digitali, giornalismo, nuovi modelli di ricerca e di business. La missione è quella di diffondere le buone idee e di trovare il meglio per gli ascoltatori e per la radio, per gli addetti ai lavori e per i tanti appassionati in Italia, nel Mondo, di questo meraviglioso modo di comunicare.

Quella del Radiodays Europe offre una maniera originale di portare il mondo a casa nostra e casa nostra nel mondo.

La redazione di InLibertà ha raccolto qualche definizione e citazione di alcuni storici speaker romani, un pensiero e omaggio alla “radio”.

Radiodays EuropeFrancesco Troncarelli, giornalista sportivo e musicale, autore, decenni di radio, storico speaker della Lazio, conduttore a Radio 6, volto noto anche della televisione con Teleroma 56, critico ed esperto musicale, giornalista de Il Messaggero, attualmente caporedattore a Globalist syndication, pagina dello spettacolo “La radio è vita, emozioni, sentimento, partecipazione, libertà“.

Vanni Maddalon, storico speaker ventennale dell’etere romana, celebre la sua “Radio Notte”, condotta fino all’alba, attualmente conduttore presso Icco Radio Sport, Radio Voi, esperienza negli anni ’90 con Michele Plastino e poi tanti anni a Radio Spazio Aperto, con il notissimo Guido De Angelis (storico speaker della Lazio calcio), altri ad Erre2, maratona di 12 ore di radio on air per lo scudetto della Lazio, nel 2000, tante ore negli anni dedicate anche alla sua squadra, la Roma, con lo scudetto culminato nel 2001, ci racconta  “la radio è una magia, è davvero la macchina dei sogni“,

Guglielmo Timpano, noto conduttore di TeleRoma 56, volto noto della tv, speaker della Roma, giornalista esperto di Basket, Rete Oro, precedentemente Radio Manà Manà e Tele Radio Stereo, anni di Radio Spazio Aperto, anche lui ci ha espresso “l’amore e l’importanza della radio come mezzo di comunicazione, emozione”.

Franco Capodaglio, storico speaker della Lazio, 32 anni di radio, giornalista e speaker in numerose radio romane, negli ultimi anni conduttore a  Radio Incontro Olympia 105.8  “La radio è una finestra sul mondo. Ti permette di conoscere le persone e le loro storie. Sono 32 anni di radio ed è sempre stato un arricchimento di umanità

Alessandro Staiti, giornalista sportivo e musicale, autore di libri, speaker della Lazio, caporedatore MP News, decenni di radio, volto noto della tv e speaker, presenza Tele Roma 56 fissa, ci racconta “Per me la radio è stato il primo amore e la prima esperienza giornalistica in assoluto: a 17 anni conducevo Elastic Rock ogni domenica sera in una delle prime cinque radio libere romane, Onda Radio 101. La radio è il mezzo d’informazione che prediligo, il più diretto, il più amichevole, il più formativo, quello che mi ha permesso di crescere come essere umano e come professionista, quello che mi ha sempre dato un grande senso di libertà e di responsabilità”. 

Il programma è vasto e ricco di appuntamenti. Tra il 19 ed il 21 marzo 2017 i migliori comunicatori radiofonici (e non solo) saranno protagonisti del Radiodays Europe. Per consultate il programma completo basta accedere al Programma online del Radiodays Europe 2017.

Possiamo senz’altro dire, con le parole degli organizzatori italiani, che “la radio in Italia non ha nulla da invidiare a quella che si fa nel resto del mondo, abbiamo una splendida molteplicità di radio diverse, ognuna bella a modo suo. La Radio in Italia è molto libera e permette sicuramente di liberare creatività come nessun altro mezzo”.

“La radio sei tu!”

Radiodays Europe Amsterdam 2017Ricordiamo che con questo slogan l’Unesco  ha festeggiato, recentemente, la Giornata mondiale della Radio. Era il 13 febbraio 1946 quando la sede Onu lanciò la sua prima trasmissione radiofonico. l’Unesco ha proclamato infatti il 13 febbraio scorso il “WorldRadioDay”, la Giornata Mondiale della Radio, la festa delle radio di tutto il mondo, con oltre cinquecento eventi in più di 100 Paesi.

Buonanotte. Quì è Radio Raptus, e io sono Benassi, Ivan“.

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei rift di Kate Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l’affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi …”, dal celebre monologo di Freccia, dal film Radio Freccia – regia di Ligabue – del 1998.

La radio svolge ancora un ruolo d’informazione e cultura fondamentale, predominante, per le popolazioni locali e per Paesi in cui ancora non è presente l’accesso a Internet. Non è banale nè scontato – dunque –  ricordare l’importanza della radio, perché spesso ci dimentichiamo che è il mass media più affascinante, liberatorio, utile,  meraviglioso, utilizzato nel mondo.

Si ringrazia il sito www.radiodayseurope.com

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