Quattromila euro per uccidere Asia Bibi

AsiaBibi

Il religioso estremista islamico Mohamad Yousafi Qureshi, della moschea di Mohabat Khan, ha chiesto al governo la condanna a morte per Asia Bibi, la donna pakistana accusata di blasfemia. L’episodio risale a giugno scorso, quando un gruppo di donne ha accusato Asia Bibi di aver offeso il Profeta Maometto perché ha mostrato il suo credo cristiano. Il 7 novembre è stata condannata a morte per impiccagione dal giudice Naveed Iqbal in nome della legge sulla blasfemia, sezione 295-C del codice penale, introdotta nel 1986 dall’allora dittatore Mohammad Zia-ul-Hoq che prevede la morte per coloro che commettono questo reato. Adesso è in attesa del processo di appello presso l’Alta Corte di Lahore, che ha proibito al presidente pachistano Ali Zardari di concederle la grazia prima del processo. Yousafi Qureshi, durante una manifestazione dei movimenti islamici che si oppongono a qualsiasi emendamento delle leggi vigenti sulla blasfemia, ha dichiarato che se il governo non giustizierà l’”impura” donna, la sua moschea offrirà 500000 rupie (4362 euro) a chiunque riuscirà ad ucciderla. Il ministro pachistano per le Minoranze, Shahbaz Bhatti, ha giudicato “immorale e irresponsabile” la ricompensa in denaro offerta ed ha provveduto, immediatamente, a rafforzare le misure di sicurezza intorno alla donna e alla sua famiglia.

di Redazione

Foto: asuaimmagine.blog.rai.it

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