Libia: Usa, Francia e Gran Bretagna attaccano; Italia e Canada posizione da definire

Terminato anche il secondo giorno di “Odyssey Dawn” (Odissea all’alba), il piano di risoluzione attuato dai Paesi dell’ONU contro la Libia. Protagonisti dell’azione Francia, Gran Bretagna e USA. Il viceammiraglio degli Stati Uniti Bill Gorney ha dato la notizia di 124 missili lanciati nella zona di Bengasi e annuncia, inoltre, che non ci sono più attività aeree delle forze del regime libico, ma la città di Bengasi non è ancora al sicuro dagli attacchi. Gorney precisa, inoltre, che la coalizione non è alla ricerca di Gheddafi, ma vuole colpire degli obiettivi per rafforzare la no-fly zone. Mentre francesi, inglesi e statunitensi combattono, Italia, Canada e Qatar stanno definendo meglio la loro posizione. Proprio alcuni tornado italiani sono partiti dalla base militare di Trapani ieri sera, ma non è trapelata alcuna notizia sulla destinazione per mantenere la massima sicurezza. La Russia e la Cina continuano a non approvare la risoluzione violenta scelta dalle potenze europee; grande rammarico anche da parte della Lega Araba che, attraverso le dichiarazioni del segretario generale Moussa, ha espresso la propria posizione, dicendo che “ciò che stà accadendo è diverso da quello che avevamo chiesto noi alla comunità internazionale”. I Paesi dell’Ue coinvolti si difendono dicendo che il programma “applica la risoluzione del 1973 e al contrario di Gheddafi la coalizione non stà attaccando i civili”. Nel frattempo il regime libico reagisce e continua ad attaccare i ribelli; nel mirino, anche degli elicotteri, la città di Misurata.

di Redazione

Foto: cronacalive.it

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