Ogni italiano paga, in media, il doppio rispetto al resto dell’Europa per i premi della Rc auto, una polizza che tutela gli automobilisti in caso di danni ai terzi ed obbligatoria per legge. Prossimo obiettivo del governo è varare nuove norme per abbassare le tariffe; secondo dati pubblicati dall’ISTAT, i costi delle polizze sono aumentati su base annua del 6,6% e dello 0,5% su base mensile. Una crescita diventata, ormai, insostenibile, a cui il governo deve porre un freno; il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha incontrato l’ISVAP e l’ANIA proprio per trovare un rimedio. Secondo l’ISVAP si può ridurre il costo della polizza tra il 15% e il 18% e suggerisce di partire dalle frodi che sono la causa più rilevante dell’aumento delle tariffe assicurative, ma per farlo bisognerebbe potenziare la rete di liquidazione dei sinistri. Ben venga anche l’uso di un’agenzia anti frode per smascherare le organizzazioni criminali che si annidano dietro i falsi ministri. Utile potrebbe essere anche eliminare o almeno rivedere il bonus malus, ormai troppo vecchio e poco utile per gli automobilisti. L’ANIA dichiara pronte anche le assicurazioni a fare la loro parte, invece la FEDERCONSUMATORI stà facendo pressioni affinchè ci si affretti a trovare qualche soluzione, ma bisogna analizzare soprattutto le compagnie di assicurazioni per eliminare inefficienze e speculazioni.
di Redazione
Foto: assicurazioneclick.it
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