Pd: Sarà Epifani il segretario fino al congresso di ottobre

resizerDopo le dimissioni di Bersani, la segreteria del Pd è rimasta orfana del suo leader ma ieri è stata avanzata la nomina di Epifani alla guida del partito. In realtà la nomina di Guglielmo Epifani non suscita entusiasmo neanche tra i dirigenti del partito stesso, cosa a lui nota, tanto da chiedere aiuto” per adempiere al ruolo di traghettatore “che dichiara di aver accettato “con spirito di servizio”.

La scelta è avvenuta dopo due giorni di caotiche consultazioni, in cui sono stati fatti fuori candidati eccellenti: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo (candidato da D’Alema), Roberto Speranza (affine a Renzi), Anna Finocchiaro (della cerchia di Bersani, Piero Fassino, il sindaco di Torino e ultimo segretario dei Ds, Vannino Chiti e per finire l’ex presidente della regione Toscana (che incrociava, renziani e bersaniani).

Uno sconsolato Pippo Civati commenta che si tratta di una scelta “ in totale continuità con il gruppo dirigente precedente”, ma almeno è stato centrato l’obiettivo di dare una tregua alle tensioni interne almeno fino al congresso di ottobre.

Eppure la frattura all’interno del Pd non riguarda solo l’ala dei bersaniani e dei renziani: quella più forte e inattesa è stata determinata dai giovani di Occupy Pd che ieri hanno occupato il circolo Woody Allen di Roma a S. Giovanni, dove hanno incontrato i giovani parlamentari (under 35).

Il circolo è gremito e l’atmosfera convulsa rende bene l’idea e la voglia di cambiamento, chiara a tutti tranne che ai suoi stessi vertici.

Ripresi dalle telecamere da Diego Bianchi (in arte Zoro), si alternano gli interventi dei giovani deputati lettiani come Marco Meloni e Anna Ascari, la “turca” Giuditta Pini, (23 anni) che il primo giorno il parlamento ha esibito una giacca con il disegno della falce e martello. Presente, anche se per pochi minuti, Pippo Civati.

Bianchi è un ex Fgci ogni domenica sera su raitre “costruisce” un programma di satira chiamato “Gazebo” ed è una figura preminente all’interno del gruppo. E’ stato uno dei fondatori del circolo, dedicato quasi “controcorrente” a un regista vivo e per nulla comunista.

Si tratta di un dibattito animato ma tranquillo, anche quando David Sassoli annuncia che la scelta è caduta su Epifani, nome che di certo non evoca alcun cambiamento.

Domani ri ragazzi dissenzienti si presenteranno alla Fiera di Roma con una t-shirt su cui è scritto “ Siamo più di 101”, un ovvio riferimento ai 101 franchi tiratori che hanno silurato Romano Prodi, ma promettono di non agitarsi troppo.

Utile a questo punto accennare brevemente alla figura di Epifani.

L’attuale presidente della commissione Attività produttive della Camera, per anni è stato il numero due della Cgil, anche quando ne aveva preso il posto , per colpa di quel peccato originale socialista. A oggi tuttavia, sebbene l’improvvisa scalata, c’è chi dubita che possa mantenere la leadership del partito democratico dopo il congresso di ottobre. Nel 1974 ha diretto la Casa editrice della Confederazione, l’Esi, nel giro di due anni è approdato prima all’Ufficio sindacale, dove ha coordinato le politiche contrattuali delle categorie, e poi all’Ufficio Industria della Confederazione.

Socialista, nel 1979 ha iniziato la sua carriera di dirigente sindacale con l’incarico di segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai. Nel 1990 è entrato nella segreteria confederale e nel 1993 è stato nominato segretario generale aggiunto da Bruno Trentin.

È stato iscritto prima al Partito Socialista Italiano e, dopo la fine del PSI, al partito dei Democratici di Sinistra.

Il 16 ottobre 2010 Guglielmo Epifani ha pronunciato il suo ultimo discorso da segretario CGIL in Piazza San Giovanni, a Roma, in occasione della manifestazione della FIOM.

Il 3 novembre 2010 è stato sostituito da Susanna Camusso, prima donna segretaria della CGIL.

Alle Elezioni politiche italiane del 2013 è candidato ed eletto alla Camera dei Deputati come capolista della lista PD nella circoscrizione Campania I.

di Redazione

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.