Nuove ricerche archeologiche confermano il racconto biblico su Sodoma e Gomorra

sodoma e gomorra

Sodoma e Gomorra. Disse allora il Signore: «Il grido contro Sodoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave (Gen. 18, 20). Quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sodoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco proveniente dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.

Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale. Abramo contemplò dall’alto Sodoma e Gomorra e tutta la distesa della valle. Vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace» (Gen. 19, 26-28).

Già nel 1955 Werner Keller sostenne la veridicità del racconto biblico di Sodoma e Gomorra

Nel 1955 il divulgatore scientifico tedesco Werner Keller pubblicò il best seller “La Bibbia aveva ragione”. Il suo intento era di dimostrare la veridicità dei racconti biblici grazie alle scoperte dell’archeologia. Il libro vendette un milione di copie in pochi anni e vinse il Premio Bancarella 1957.

Nel libro, Keller riportò le conclusioni (1951) dello scienziato statunitense Jack Finnegan. «La distruzione catastrofica di Sodoma e Gomorra – scriveva lo scienziato – avvenne verosimilmente intorno al 1900 a.C.. La causa della distruzione fu un grande terremoto. Probabilmente accompagnato da esplosioni e da fulmini, dallo sprigionamento di gas e da fenomeni ignei».

Nuove ricerche archeologiche confermano l’ipotesi di Keller

Negli ultimi vent’anni l’argomento è stato approfondito da una nuova spedizione di archeologi presso la città di Tall El Hammam, nella valle del Giordano. Le ricerche hanno portato alla luce un’immensa città dell’età del bronzo pochi chilometri a nord del Mar Morto.

Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, sembra accreditare anch’essa la versione biblica della “pioggia di zolfo e di fuoco” che distrusse Sodoma e Gomorra. La versione riportata da Keller, nel 1955, viene puntualizzata, anche se fissata attorno al 1650 a.C.

L’analisi dei materiali trovati, infatti, confermano che il sito fu colpito da temperature superiori ai 2000°C. Sodoma sembra essere stata completamente abbandonata attorno a quella data, insieme ad altri 25 centri abitati. Morirono oltre 8mila persone, e la “frammentazione degli scheletri” sembrerebbe indicare un evento dalla violenza inaudita. Non un terremoto ma, molto probabilmente, l’esplosione di un enorme meteorite in aria.

Fu l’esplosione di un asteroide a distruggere Sodoma e Gomorra

Gli archeologi hanno infatti individuato resti del cosiddetto “quarzo da impatto”. Tale formazione rocciosa è spiegabile solo ipotizzando una variazione di pressione estremamente elevata, quale quella generata dall’esplosione di un asteroide.

Nella storia recente ne abbiamo avuto un esempio nel 1908. Un asteroide esplose in aria a Tunguska, in Siberia, fortunatamente in una zona disabitata. Rilasciò un energia maggiore di circa 1000 volte quella della bomba atomica di Hiroshima. Ma l’esplosione che distrusse Sodoma sembra essere stata ancora più catastrofica.

Notevoli quantità di sale del vicino Mar Morto si alzarono dal terreno, provocando la desertificazione delle zone circostanti. Ancora oggi molti blocchi di sale, lavati dalla pioggia, costellano il paesaggio e sembrano aver assunto forme umane. Ci ricordano singolarmente la rappresentazione biblica della moglie di Lot, che fu trasformata in una statua di sale.

Foto di Ri Butov da Pixabay

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.