Marzotto: “Manca la stabilità governativa in Italia per investire anche nella moda”

pitti_immagineA (ri)lanciare l’appello per avere maggiore fiducia nel Governo italiano e meno pressione fiscale è il presidente di Pitti Immagine: «In Italia sono cinque anni che abbiamo il 4-5-6% di consumi minori. Compensiamo vendendo di più all’estero, ma questo non è normale, non è possibile.» Così spiega Gaetano Marzotto (foto in basso) dei problemi in cui il mercato della moda nel Bel Paese si trova, sempre più in affanno e sempre meno produttivo «Un’azienda in Italia deve riuscire ad avere un mercato discreto, non che coli a picco. Quindi è importante ridare stabilità, fiducia e slancio all’economia».

Non è segreta all’estero la situazione economica italiana, le industrie sono costrette a numerosi tagli per far fronte alle spese e nello stesso tempo cercare di non ledere l’immagine e la qualità dei prodotti sfornati dall’azienda. Sebbene l’abbigliamento sia uno dei beni primari, pauroso è il calo del potere di acquisto di ogni famiglia, costretta a comprare il minimo indispensabile anche in fatto di guardaroba, evitando acquisti ormai azzardati e andando a comprare presso aziende di abbigliamento low-cost estere e non Made in Italy.

Per dare stabilità e slancio economico, sottolinea Marzotto, è necessario un Governo che realizzi seri schemi di crescita «Abbiamo avuto un Governo Monti – spiega all’Adnkronos – che è stato di amministrazione corretta ma non di rilancio. Si sono cominciati a tagliare costi e sprechi ma non si è rilanciata l’economia. Del resto non ci vogliono pochi mesi. Ora abbiamo un Governo Letta di larghe intese… che non pare abbia proprio tante intese» e a proposito della legge di stabilità «Se uno fa una legge di stabilità e poi vengono proposti 3000 emendamenti di cui 2000 vengono dai partiti di Governo, la domanda su cosa non funziona nel Paese sorge spontanea.»

Continua accennando al serio problema degli investimenti: «Servono punti di riferimento chiari perché gli imprenditori devono investire a lungo termine e ci sono investimenti che hanno previsioni di 10 – 15 anni e quindi o uno ha un quadro positivo o preferisce non farli, rimandarli o farli in altri paesi e questo è un problema perché dobbiamo restituire opportunità e investimenti qui in Italia»

In occasione della presentazione di Pitti Immagine Uomo a Milano, Gaetano Marzotto evidenzia comunque un notevole miglioramento nelle vendite di capi di abbigliamento durante le ultime settimane: «I grandi brand italiani hanno il 5-6-10% di vendite in Italia, però ho segnali che anche in Italia, ma anche in Portogallo e in Grecia, le vendite sono andate meglio. A Pitti vengono 1030 brand e molti di questi esportano tantissimo. Noi li stiamo aiutando a esportare di più. Il futuro è esportare sempre di più e diventare sempre più internazionali».

L’85esima edizione del Pitti Uomo si terrà il prossimo 7 gennaio, in anticipo rispetto alle scorse edizioni, nella fiorentina Fortezza da Basso. Il 40% degli espositori provengono da paesi esteri. A tal proposito, Marzotto fa notare che quest’anno «Si è verificato un fenomeno particolare: la Cina, che aveva aumentato i consumi ogni anno double digit, più del 10-12%» ha visto un calo nel consumo, proprio perché «in questi mesi, l’attacco del Governo alla corruzione ha portato i cinesi a venire in Europa a comperare. Si è verificato un fenomeno enorme di cinesi che a decine di milioni sono venuti in Europa». «Nelle città italiane abbiamo avuto una forte dicotomia tra i negozi che hanno avuto molto turismo e dunque lavorato moltissimo, e quelli che hanno avuto più difficoltà, soprattutto nelle regioni del centro sud» osserva Marzotto, ricordando però anche che «c’è anche un cambio del tipo di distribuzione: gli italiani e gli europei che hanno meno potere d’acquisto stanno comperando di più nei factory outlet, nell’e-commerce dove si riesce ad avere stessa qualità a minor costo».

di Mauro Stano

Pitti-Immagine-Uomo-2015-si-parte-l-8-gennaio

foto: businesspeople.it

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Per inserire il commento devi rispondere a questa domanda: *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.