All’Astra di Napoli, la Prima de “La voce del Sangue”

luciaroccoUn lavoro evocativo sull’alchimista Principe di Sansevero. Girato in pellicola, il corto narra del blocco dell’artista verso la sua opera d’arte. Attraverso un intrigante gioco di immagini e sensazioni, l’opera d’arte si rivela all’autore grazie al confronto-scontro col suo committente, l’opera è il Cristo velato dello scultore Sammartino, custodita nella Cappella Sansevero a Napoli. Per la realizzazione del corto è stata utilizzata una copia a grandezza naturale del Cristo Velato realizzata dallo scultore Luca Nocerino.

NAPOLI 1753 Nella piccola bottega dello scultore Giuseppe Sammartino, l’artista si trova a combattere contro la paura di un fallimento. Quando Raimondo di Sangro principe di Sansevero, gli commissiona il compimento del Cristo Velato a causa della prematura scomparsa del grande artista genovese Antonio Corradini, lo scultore viene colto da una improvvisa paralisi emotiva.

Sammartino, che fino a quel momento si era distinto solo per la creazione di pastori da presepe, affronta la più ardua delle battaglie: il completamento di un’opera la cui perfezione doveva superare in bellezza la Pietà di Michelangelo. Il Principe di Sansevero noto alchimista dei suoi tempi e Gran Maestro Massone sarà l’elemento Zolfo per l’animo di Sammartino, il cui intento sarà quello di accendere la volontà nello scultore. La misteriosa figura femminile della Maddalena che incarna la pietra grezza, è l’elemento Mercuriale, il genio che va conquistato e fissato con l’elemento Sale (Sammartino), processo ritenuto importantissimo dagli alchimisti per raggiungere le “nozze alchemiche” che portano all’unione dei contrasti e quindi al raggiungimento dell’opera perfetta! Fabrizio Nardi

“Il blocco dell’artista davanti alla creazione di un’opera perfetta è pari a quello di un uomo di fronte ad un grande amore.” Francesco de Falco

Per visionare il Trailer visita il Sito ufficiale

Fb: facebook.com/LaVoceDelSangue

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