Luigi Pirandello: tratti di un comico nei risvolti drammatici

Pirandello 2Accadde Oggi nel Teatro: buon compleanno, Luigi Pirandello

Muore a Roma Luigi Pirandello, il 10 dicembre 1936. Geniale scrittore, drammaturgo e poeta, autore di più di duecento novelle, di quattro raccolte di poesie, di sette romanzi e di due saggi, quattro importanti fasi: la commedia siciliana, le commedie borghesi , trilogie di opere e commedie fiabesche. Pirandello ha segnato soprattutto la storia del teatro ma anche lo studio psicologico dell’ “io”, la continua ricerca di noi stessi. Nelle sue commedie, in cui il realismo si mescola al fantastico, ha esplorato in modo ossessivo (non privo di ironia) la problematica dei ruoli sociali, dell’identità personale minacciata dallo sguardo degli altri, del riflesso reciproco del reale e del teatro, penetrando nelle zone indefinite dell’ inconscio e dell’utopia. Si avvicina alla psicanalisi freudiana in seguito alla malattia psichiatrica della moglie, internata in un manicomio. Affronta in maniera continuativa e profonda, i temi della disgregazione dell’Io, della perdita d’identità, del contrasto fra Vita e Forma, tratto caratteristico della sua poetica e della sua drammaturgia.

Pirandello , occhiali.La scrittura, la sua grande ragione di vita, filo conduttore della propria esistenza.

Le vicende di vita traumatiche, la perdita del lavoro del padre, la moglie internata in un manicomio, segnano per sempre la sua vita, che caratterizza anche la sua opera creativa, letteratura segnata dalla tragicità; Pirandello considera infatti la vita “una grande pupazzata”, una pagliacciata alla quale si può sfuggire solo con la scrittura.

PirandelloCon la sua prima compagnia teatrale gira il mondo e nel giro di un decennio arriva ad essere un grandissimo drammaturgo. Pirandello affronta costantemente il problema del ruolo sociale: “ognuno, nella Società, riceve una etichetta che non gli si addice”. Nelle “Novelle per Un anno”, nel 1893, scrive “L’Esclusa” , storia di una donna accusata ingiustamente di adulterio, in cui emerge nel romanzo il principio di catalogazione sociale.

In “Uno , Nessuno, Centomila”, il protagonista riesce ad annullare la propria identità, fuggendo dal carcere della “formalità” e delle “convenzioni”. Utilizza l’ironia come sano distacco dalle cose che si affrontano e ci circondano; per Pirandello il “Tragico ed il Comico” si mescolano continuamente nei fatti della nostra vita.

Pirandello le maschere pirandellianeGrande fautore del “superamento del verismo” (secondo il quale la realtà è oggettiva ed autonoma), per lo scrittore la realtà invece è “vita, flusso continuo”. La realtà ha una molteplicità di aspetti e non può essere definita in assoluto e conosciuta razionalmente. Anche la personalità dell’uomo è molteplice e da qui nasce il concetto della MASCHERA, sotto la maschera non c’è nessuno, anzi c’è un fluire incoerente di stati in continua trasformazione. Questa mancanza di unicità determina l’annullamento della persona , la persona diventa “nessuno”. La vita sociale è caratterizzata dal non conoscere mai profondamente qualcuno e dunque l’unica fuga e via di salvezza sono “l’immaginazione e l’irrazionale”.

Pirandello 3L’eroe estraniato che si esclude dagli schemi sociali e osserva con atteggiamento umoristico gli uomini intrappolati negli schemi delle convenzioni sociali. Il teatro Pirandelliano è decisamente rivoluzionario. Il teatro è doppia finzione, finge una vita già finta.

Buon compleanno al Premio Nobel per eccellenza, tratti di comico con risvolti di grande amarezza.

di Alessandra Paparelli

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