Libia, l’Italia dice si agli attacchi mirati

L’Italia dice si alle azioni mirate sulla Libia e decide di allinearsi alla Nato. Berlusconi ha chiamato al telefono Obama comunicandogli la decisione del nostro paese e ll presidente degli Stati Uniti  a sua volta ha manifestato con “apprezzamento”  la netta presa di posizione. La decisione del Governo non trova però il consenso della Lega che “boccia” con  Calderoli la scelta di bombardare anche se con azioni mirate. Il ministro leghista tuona e dichiara: “Il mio voto non lo avranno mai”’. Berlusconi slitta e annuncia che parlerà di persona con Bossi per rassicurarlo sulle azioni indirizzate ai soli presidi militari evitando il più possibile i civili. Il ministro La Russa conferma che gli obiettivi che si andranno a colpire saranno esclusivamente militari e si eviteranno attacchi indiscriminati. Per Italo Bocchino “si apre una crisi di governo” con le affermazioni di Calderoli, ma ribadisce al tempo stesso che il nostro paese deve fare il suo dovere fino in fondo. L’opposizione condanna la decisione e l’Italia dei Valori, per voce di Leoluca Orlando, afferma che Silvio Berlusconi sta assumendo una decisione  che mina la nostra Costituzione perché trasforma una missione unitaria, in una vera dichiarazione di guerra. Nel frattempo gli alleati della Nato nella notte hanno attaccato Tripoli colpendo il quartier generale di Gheddafi provocando alcuni  morti e qualche ferito, mentre i militari del Rais hanno risposto con un’ incursione a Misurata contro i ribelli che hanno respinto l’aggressione con la perdita di alcuni dei loro “fratelli”.

Di Redazione

foto: lastampa.it

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