“Liberati” oltre ventimila libri in Turchia

Nazim Hikmet

Nazim Hikmet

Non si sa ancora se si tratta di una svista, quello che è certo è che sono scaduti i sei mesi a disposizione dei tribunali turchi per confermare il divieto di pubblicazione di oltre ventiduemila libri, secondo la riforma votata dal Parlamento lo scorso luglio.

Anche in Turchia da oggi sarà pertanto possibile leggere testi come il Manifesto del partito comunista di Marx ed Engels, le poesie di Hikmet, e Stato e Rivoluzione di Lenin oltre ad un saggio sulla questione curda ed un rapporto sulla situazione dei diritti umani in Turchia.

Il presidente dell’Unione degli editori di Turchia, Metin Celal Zeynioglu, ammette che già da tempo alcune delle opere proibite erano comunque rintracciabili nelle librerie. Il vero scopo della riforma, secondo Zeynioglu, è un cambio di mentalità. Solo pochi giorni fa infatti è arrivata da un provveditorato agli Studi di Smirne la proposta di proibire Uomini e topi, capolavoro di John Steinbeck, perché contenente pasaggi “diseducativi”, la proposta è stata respinta dal ministero dell’Istruzione.

di Redazione

foto: blogspot.it

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