“I sogni dei bambini, non muoiono mai” (Sergio Bambarèn)
La storia del piccolo afghano Murtaza Ahmadi, che aveva realizzato da solo la maglia del campione Leo Messi, utilizzando una busta di plastica, aveva commosso il mondo del web.
La notizia era rimbalzata su tutti i quotidiani ed i lanci di agenzie e la storia aveva commosso tutti; suo padre, in una intervista alla alla BBC, aveva spiegato “Sono un contadino e non ho i soldi per regalarne una originale a mio figlio”. Il sogno del piccolo Murtaza invece diventerà prestissimo realtà: il bambino afghano della commovente foto che ha fatto il giro del mondo, incontrerà il suo idolo a Barcellona e potrà dunque coronare il suo sogno di bimbo nato in una Terra molto difficile, dove i diritti dei bambini sono violati, annullati.
A rendere nota la bella notizia è stata la Aff, la Federcalcio afghana, tramite il suo portavoce: “Ci hanno contattato Leo Messi in persona ed il Barcellona per fissare un incontro”. Tramite uno scambio di mail è stata fissata anche la data, sebbene non sia stata ancora comunicata. E’ un bellissimo gesto del calciatore Messi, campione negli stadi e nell’anima, verso un bambino nato in una Paese in cui bambini afghani sono vittime del degrado e del sottosviluppo.
Ci si chiede come affrontare l’avvenire, per la “generazione della ricostruzione” dell’Afghanistan. Sopportando malnutrizione ed epidemie d’ogni genere, i bambini sono generalmente privati dell’accesso ad un sistema educativo che è inadempiente e ad infrastrutture sanitarie inesistenti. Che siano rifugiati in Iran o in Pakistan, profughi all’interno dell’Afghanistan o che abitino nelle campagne devastate dai combattimenti e dalla siccità, i bambini afghani subiscono le conseguenze di 23 anni di guerra e, al pari degli adulti, devono contribuire a raccogliere ciò di cui sfamare tutti i membri della famiglia. Un quadro decisamente grave e duro. La bella notizia, tanto attesa, riporta un sorriso sul viso di Murtaza ed una speranza di sentirsi meno soli.
Il sogno di un bambino afgano di 5 anni, quindi, sta per compiersi. Ci piacerebbe realizzare i sogni di affetto, protezione, dignità, casa, istruzione, salute e famiglia di tutti i bambini del mondo; questo è un piccolo-grande gesto di felicità verso uno di loro.
Murtaza, come molti bambini si diverte ad inseguire un pallone immaginando di essere un grande campione. E come in un romanzo di appendice, ha sognato sempre Leo Messi. Sognandolo, immaginandolo ed immedesimandosi, lo ha fatto con una semplice busta di plastica a righe bianche e celesti indossata al posto della maglia del numero 10 argentino.
“Il piccolo è molto felice per quello che gli è successo“, fa sapere il genitore.
Non stentiamo a crederlo.
di Alessandra Paparelli
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