Le valute virtuali e il caso Bitcoin

bitcoins_1020_large_verge_medium_landscapeNon è semplice, per chi non si intende delle regole del mercato finanziario e di quello tecnologico, comprendere di cosa si parla quando appare al centro dello scenario internazionale Bitcoin, una moneta virtuale in circolo ormai da due anni, e che gradualmente sta in effetti riscuotendo molto successo. Questo sebbene le fluttuazioni del suo valore abbiano subito incrementi vertiginosi nell`arco delle ultime settimane e crolli altrettanto allarmanti, tanto da richiamare alla mente dei più il caso Tiscali. Ciò nonostante Bitcoin continua noncurante la sua corsa e molte aziende cominciano a proporsi come intermediari finanziari per le sue transazioni, da colossi come Amazon fino a piccole attività come pub e negozi.

Sui siti specializzati gli esperti si riuniscono per rispondere alla domanda che più frequentemente circola in rete: Conviene investire in Bitcoin? Prima di rispondere a questa domanda è forse più  utile fare un passo indietro per comprendere cosa veramente sia Bitcoin e con quale scopo è stata introdotta nel mercato. Bitcoin è una moneta disponibile attraverso la rete e lanciata nel 2009 da un “inventore” rimasto anonimo. Nasce con lo scopo di contrastare il dominio delle banche centrali attraverso un sistema paritario (peer-to-peer) che mette in circolo il denaro senza la necessità di istituti di credito e di un potere centrale che li gestisce. L’utente che vuole prendere parte a questo sistema, una volta scaricato il software dedicato, acquista con soldi veri i bitcoin, oppure, seguendo un determinato iter, può ricevere i bitcoin gratuitamente, divenendo un nodo della catena attraverso il quale è utilizzatore e allo stesso tempo distributore di moneta virtuale.

La moneta cresce così gradualmente di numero, ma non dovrebbe in teoria rischiare la svalutazione, dal momento che vi è un tetto massimo di “pezzi” che possono essere messi in circolazione (21 milioni). Molti cominciano a credere che bitcoin sia una bolla finanziaria come tante altre, che presto esploderà, fornendo guadagno solo a coloro che hanno vi hanno inizialmente investito, rivendendola nel momento di maggiore picco del suo valore (solo pochi giorni fa ha toccato i 266 dollari). Al momento ciò che è certo è che il mondo della finanza sembra essersi diviso in due.

Da una parte c’è chi vede nelle caratteristiche di questo sistema, che garantisce l’anonimato dei vari nodi della catena di distribuzione, un futuro mezzo per la criminalità organizzata di operare indisturbata. Questo aspetto preoccupa non poco, considerato che un’indagine della Carnagie Mellon University ha dimostrato che molte transazioni sono state condotte per favorire il traffico di stupefacenti e che lo stesso potrebbe accadere, se non è già accaduto, con il riciclaggio di denaro sporco. D`altra parte molti esperti sono affatto preoccupati da questa possibilità, che in realtà ha coinvolto ogni tipo di moneta nel corso della storia, e vedono piuttosto nei bitcoin e in generale nelle nuove valute virtuali, nient`altro che i diretti successori delle attuali monete cartacee.

di Redazione  

foto: theverge.com

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