La telepatia secondo sciamani e scienziati

telepatia

Quando comunicavamo anche con gli animali.

Secondo recenti teorie scientifiche, probabilmente bizzarre ma di certo affascinanti, nel lontano passato storico gli uomini erano (e lo sarebbero ancora), in grado di comunicare telepaticamente fra di loro e con gli animali, in maniera assai semplice e primitiva.

Questo modo di comunicare, definito “fattore naturale” dagli studiosi, è stato utilizzato fino a quando gli uomini non hanno cominciato a massacrare le povere bestie in maniera consistente e spesso futile.

Quando l’uomo ha infatti iniziato ad uccidere gli animali, non solo per sopravvivere, ma per lucrare con le pelli e con le carni, essi avrebbero deciso di “snobbare” il cosiddetto fratello “evoluto”, privandolo dell’eccezionale privilegio.

Nella nostra epoca, l’eccessiva razionalizzazione ci ha portato definitivamente a reprimere il solo concetto di telepatia, sebbene secondo gli studiosi, essa sia una capacità che l’uomo possiede sin dalla nascita.

In passato, sull’argomento si erano pronunciati anche gli illuministi, che cercavano di aiutare gli uomini a scoprire questo straordinario potere dormiente, offrendo assistenza pratica a chi ne facesse richiesta.

Oggi la telepatia è stata scientificamente provata e conseguentemente riabilitata non solo tra sciamani, medium ed amanti dell’esoterico, ma anche da scienziati, biologi, studiosi e avvocati.

Da segnalare la testimonianza di due psicologi, noti per la loro ferrea razionalità.

Si tratta di Richard Wiseman e Chris French, che dopo numerose ricerche hanno ammesso l’esistenza della telepatia, affermando che “in base agli standard di qualsiasi altro settore della scienza, la telepatia è stata provata”.

Cos’è dunque la telepatia?

La telepatia è fondamentalmente “la capacità di essere in completa sintonia di pensiero con qualcun altro, in qualsiasi posto, senza usare uno dei cinque sensi”.

Telepatia per gli sciamani e per gli scienziati.

Sciamani

Sebbene si tratti sostanzialmente della stessa cosa, il concetto di telepatia ha avuto ed ha approcci differenti, a seconda di chi si avvicina a questo mondo, ancora tutto da scoprire.

Purtroppo tale usanza sopravvive solo presso le tribù più sperdute, dove ancora il rapporto fra animale ed uomo è dettato dalle primarie leggi della natura.

A detenere i segreti di questo rapporto privilegiato sono gli sciamani, soprattutto quelli delle tribù aborigene australiane “Arunta”, gli africani e gli indigeni che vivono nella foresta amazzonica.

Secondo le testimonianze di alcuni di studiosi e missionari, questi sciamani sarebbero capaci di cose straordinarie, al limite tra psicologia ordinaria e parapsicologia.

Ad esempio, sono in grado di vedere chi arriva da lontano alcune ore prima di apparire concretamente, che c’è chi può seguire altri membri della tribù in un viaggio e dire per visione telepatica in quali luoghi si trovano e cosa stanno facendo, e c’è chi parla della possibilità di voli astrali. Anche i Papua della Nuova Guinea sono in grado di vedere mentalmente luoghi lontani e sconosciuti. I luoghi in cui si compiono tali viaggi, sono di solito caverne, tra cui Ayers Rock, un gigantesco monolite rossastro di arenaria, lungo due km e mezzo e alto 335 m. che si eleva sul deserto.

Anche in Tibet nel 1100 erano astate istituite le Scuole dei Maestri del Sogno; essi meditavano attraverso sogni lucidi e li usavano per accelerare l’illuminazione, apprendendo anche l’arte della chiaroveggenza o della diagnosi e guarigione, oltre che della telepatia.

In Italia sono sorte diverse associazioni che in qualche modo cercano di recuperare l’antica usanza.

Interessante l’esperienza vissuta da Andrea Contri, fondatore di Animal Talk Italia (comunicazione con gli animali) il quale ha organizzato una serie di seminari per spiegare come “riavviare” il processo fra uomo e animale. Contri, dopo essere entrato in contatto con gli sciamani africani e vissuto per un periodo con quelli della foresta amazzonica , ha “lavorato” con tutte le specie animali dei quattro continenti, tra cui gli scimpanzé del famosissimo Jane Goodall Institute agli orangutan in Malesia, i pinguini della colonia di Simon’s Town, le balene della riserva di Walker Bay, i leoni bianchi del Sudafrica e gli orsi marsicani in Italia.

“La comunicazione telepatica ed energetica con gli animali”- si legge sulla sua pagina- “è una tecnica antichissima, che rientra tuttora nelle tradizioni delle popolazioni che ancora vivono a contatto con la natura.

Tutti noi siamo in grado di comunicare con gli animali; ed è grazie alla condivisione di amore incondizionato che è possibile entrare in contatto con loro.

Gli animali comunicano costantemente con noi, percepiscono le nostre intenzioni, le emozioni e i pensieri.

È possibile ristabilire questa connessione grazie al rispetto per gli animali e la natura e alla consapevolezza che anche noi, quali esseri umani, apparteniamo a questo magnifico mondo.

La comunicazione telepatica rappresenta un’opportunità ineguagliabile per creare un contatto diretto con gli animali consentendo lo scambio reciproco di informazioni, migliorando la comprensione e l’interazione con loro, scoprendo e risolvendo eventuali problemi.

Quando ci relazioniamo con i nostri amici animali, parliamo loro e trasmettiamogli i nostri più sinceri pensieri e le nostre emozioni più profonde con la certezza che possono capirci e comprenderci. Se guardandoli negli occhi avremo la “sensazione” che ci stiano comunicando qualcosa, lasciamo la nostra mente razionale per un attimo da parte e fidiamoci delle nostre intuizioni. Sarà così che scopriremo un nuovo mondo fatto di rispetto, amore e reciproca condivisione.”

Scienziati

Sono stati condotti numerosi esperimenti per dimostrarne la veridicità ed effettivamente, recenti avanzamenti ottenuti nelle interfacce cervello-computer stanno gradualmente realizzando la possibilità di trasmettere i pensieri da un cervello a un altro. Queste interfacce di comunicazione tra cervelli consentono la trasmissione diretta dell’attività cerebrale in tempo reale attraverso la sincronizzazione di due cervelli.

Spieghiamone il meccanismo:

La comunicazione tra le cellule avviene attraverso la cosiddetta trasmissione sinaptica che è alla base di tutte le attività cerebrali tra cui: le emozioni, la memoria, la percezione e il controllo motorio. Poiché le cellule sono collegate in rete, l’attività cerebrale produce un impulso sincronizzato dell’attività elettrica che viene chiamato onda cerebrale.

Le onde cerebrali cambiano a seconda dei processi cognitivi in atto nel cervello in un determinato momento e sono caratterizzate dal modello tempo-frequenza delle oscillazioni.

In sintesi, anche dal punto di vista scientifico si può comunicare telepaticamente. La differenza è che lo si potrà fare attraverso l’uso di tute e cuffie, che collegano il cervello a dei sensori esterni. In questo caso, la telepatia sarà utilizzata come terapia da coloro i quali sono affetti da qualche disturbo fisico. I sensori infatti, ricevendo impulsi elettrici dal cervello, daranno l’umput affinchè gli arti del paziente possano muoversi a comando.

di Simona Mazza

2 Risposte

  1. nino malgeri

    Piacevole ed interessante argomentazione, frequento animali da oltre quaranta anni e molto spesso, quasi quotidianamente comunichiamo con gli sguardi con loro, non mi cibo di carni e derivati animali da molti anni e nutro la segreta speranza che prima o poi un giorno non lontano possa finalmente comunicare con loro non solo con gli sguardi ma anche telepaticamente, è un sogno che inseguo da lungo tempo, grazie per questo articolo che condivido piacevolmente sul mio blog, come d’altronde ho fatto con i precedenti articoli dell’autrice sulla canapa, e sui Wwofer, grazie ancora.

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    • Marco

      Verissimo, ho sperimentato la comunicazione telepatica con un mio vecchio amico fedele, più di 40 volte mi ha anticipato sul cancello di casa proprio 2 minuti prima del mio arrivo( a qualsiasi ora della sera). Con il nuovo cane sto sperimentando lo stesso fenomeno ma per ora senza successi.

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