La green revolution contagia la moda

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Vivienne Westwood l’ha chiamato Ethical Fashion Africa Project. H&M ha firmato la Conscious Collection, realizzata in cotone organico e poliestere riciclato. Emma Watson ha collaborato con Alberta Ferretti per una linea di capi ecosostenibili. I designer di gioielli modellano le loro creazioni a partire da plastica riciclata, feltro, sughero e perfino carte di credito.  Insomma, gli stilisti più cool lanciano la loro collezione eco-friendly. I poli produttivi sono dislocati laddove il lavoro sartoriale della donna viene valorizzato, come nell’Africa sub sahariana. I materiali sono naturali e lavorati nel pieno rispetto dell’ambiente.

La moda eco chic non è però solo un fatto di tendenza. In molti casi è una necessità. La nostra pelle è continuamente sottoposta a fattori stressanti quali inquinamento, esposizione non protetta ai raggi solari, alimentazione e idratazione scorrette. Ecco che, al contatto con i tessuti sintetici e i coloranti artificiali contenuti negli abiti low cost diffusi soprattutto tra i giovani , può ribellarsi fino a sviluppare intolleranze a qualsiasi tipo di fibra artificiale. Si manifestano con pruriti, macchie e lesioni  del tessuto cutaneo. Una volta sviluppate sono difficili da sconfiggere e si ripresentano ciclicamente. In alcuni casi non è più possibile esporsi al sole e indossare altri abiti che non siano quelli in cotone privi di colorazione.

Di necessità virtù, la moda si adegua e ci propone un’ampia scelta di collezioni a cui ispirarci. Se poi talvolta è il prezzo ad essere insostenibile, non preoccupatevi. Basta scegliere tessuti di qualità, prodotti in modo eco, come quelli che si trovano negli ormai diffusissimi minimarket bio, oppure nei negozi per appassionati di yoga e meditazione. Senza dimenticare il vasto canale dell’online.

Dunque, quale periodo migliore se non quello delle vacanze, quando possiamo abbandonare la divisa da ufficio e concederci abiti più comodi e freschi, che siano anche amici della nostra pelle?

di Eleonora Alice Fornara

Foto: inkiostrando.blogspot.com

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