La fragilità della donna sulle passerelle della NY Fashion Week

jasonwuSi vocifera che Settembre sia come il Capodanno quando si parla di fashion system, questa volta più che mai: l’anniversario di Vogue Italia, nuovi avvicendamenti nel mondo della moda ma soprattutto il via alle quattro Settimane della Moda, dove a sfidarsi sono designer agguerriti che dettano la moda della prossima primavera – estate.

Si parte da New York City – ovviamente – che impegna buyer, imprenditori e giornalisti di tutto il globo per più di una settimana, aprendo le danze dal 4 Settembre fino all’11.

A differenza delle scorse fashion weeks, questa volta la Grande Mela porta sulla passerella la fragilità della donna, quella affettiva e sentimentale che diventa monito di stile e raffinatezza, richiamato nei toni eterei e luccicanti come gli argenti e i madreperla.

È il designer Jason Wu ad ispirarsi a questo fenomeno tramite la forza di due grandi donne: Charlotte Rampling e Diane Kruger. Due grandi attrici usate per raccontare il lato meno aggressivo del lato femminile, evinto dalla potenza del loro fascino: “Hanno uno stile impeccabile”, spiega lo stilista “le ho immaginate in ogni singolo pezzo”.

Wu ha progettato per la prossima bella stagione degli outfit glamour ma allo stesso tempo casual, dal mood USA con tessuti d’alta importanza. La collezione si focalizza sulla bellezza, più che sui dettagli, e la ottiene tramite il connubio di colori scintillanti e materiali pregiati come l’organza di seta, la pelle e il tweed prende il posto del denim. Questa volta si allontana dal Jason Wu che veste Michelle Obama, bensì si mette a disposizione di tutte le donne, onorandone la bellezza (anche interiore) di ognuna attraverso dei pezzi essenziali e sofisticati. moniquel

La ricca front row, inoltre, ha potuto ammirare la Bag Diane, la tracolla fatta in pelle di vitello, pitone e coccodrillo ispirata alla Kruger mentre – sempre in pelle – la Charlotte Tote si rifà all’eleganza della Rampling, con pieghe in origami.

La massima delicatezza la troviamo, però, nelle creazioni di Monique Lhuiller che per New York progetta una collezione da sera fragile come i tessuti utilizzati (almeno in apparenza!).

La palette di colori parte dai brillanti argento, corallo e verde menta per declinarsi fino al rosa, blu cobalto e lavanda con pallidi toni di giallo. La stilista illustra i colori dell’alba nei suoi abiti, quasi a riprendere uno spettacolo ricco di emozioni ma allo stesso tempo fugace, così anche il dorato lo troviamo nei pantaloncini – che diventano anche neri all’occorrenza – e le stampe si fanno strada tra corpetti ricamati e tessuti metallizzati.

Gwen Stefani dipinge la donna dell’era moderna in una cornice aggressiva e prepotente, una donna che prende di petto la vita urban del giorno d’oggi: L.A.M.B. propone così una collezione tribale attraverso stampe dai colori sgargianti come varie tonalità di rosso e di rosa brillanti. Il nero e il bianco giocano in squadre diverse, alternando pezzi eccentrici dai toni anche arancioni-shock. La sua maison, lanciata nel 2003, oggi gode dei migliori successi a livello mondiale e questa unione voluta tra il giamaicano e lo stile americano piace molto anche qui in Europa!

di Mauro Stano

foto: vogue.it

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