La forestale sequestra il canile Parrelli di Roma

parrelli2La struttura  deteneva 500  animali: dubbi sulle condizioni psicofisiche dei cani e gatti ospitati. Ci sono sospetti e segnalazioni di maltrattamenti.

Il sequestro è stato operato nella mattina di ieri dalla forestale, su disposizione del Tribunale di Roma, a seguito di una ispezione avvenuta in estate da parte del nucleo operativo della forestale insieme al personale del comando provinciale di Roma. Tale ispezione si era resa necessaria date le numerose denuncie fatte dai cittadini negli anni in cui la struttura è stata aperta e in cui si sospettavano i maltrattamenti.

Sono moltissimi i canili lager presenti in Italia, soprattutto al sud, dove ogni giorno si consuma la vita di tanti animali, tra atroci sofferenze. Prigioni che non dovrebbero esiste e alle quali si addice,  purtroppo alla perfezione, la frase che Dante trova sulla porta dell’inferno: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”. E’ proprio così, gli animali che entrano in queste strutture non hanno più speranza di uscirne, perché non è permesso a nessun volontario di entrare, non è permessa alcuna adozione, poiché questo andrebbe a discapito del gestore che perderebbe il contributo giornaliero che il comune elargisce per ogni cane e inoltre i volontari sarebbero testimoni delle condizioni spaventose in cui versano gli animali. In questo modo chi ne trae beneficio non è certamente l’animale che ancora una volta viene visto solo come un qualcosa da sfruttare, di redditizio. La domanda che bisogna porsi è perché queste strutture sono ancora in piedi, perché spesso passano molti anni affinché vengano chiuse, qual è il gioco delle parti e degli interessi che si cela dietro tutto questo. Non è ammissibile che si conoscano i nomi di tutti i canili lager e che nonostante ciò qualcosa di concreto accada solo nel momento in cui evidentemente, per i motivi che restano alla maggioranza sconosciuti, decadono i benefici ed allora non ha più senso alimentare un ramo ormai secco. Queste strutture infatti dispongono delle autorizzazioni necessarie ed è per questo motivo che continuano ad accogliere in sovrannumero gli animali, anche non sterilizzati.

Per quanto riguarda i cani ed i gatti presenti nel canile sequestrato, il sindaco di Roma è stato nominato custode giudiziario e presto inizieranno le operazioni di affidamento. Molti di loro non saranno più giovanissimi e potrebbero portare i segni per aver vissuto in canile. L’unica speranza è che qualche famiglia dal gran cuore li accolga, ma se così non fosse per gli animali del Parrelli verrà trovata sistemazione in altri canili della zona, già molto affollati.

C’è ancora tanto da fare per quanto riguarda il randagismo e certamente se fosse accertata l’irregolarità ci auguriamo che canili come questo vengano stoppati e gli animali vengano affidati in strutture idonee. Il canile come fonte di business difficilmente tutela gli interessi dei suoi ospiti è per questo che le associazioni dovrebbero avere l’onere ed onore esclusivo di assicurarsi che tali strutture siano affiancate da volontari che possano verificare la tutela degli animali ed il rispetto delle leggi.

di Giulia Labarbuta

foto: romatoday.it

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