Juke Box, il gruppo della settimana: G come Guns N’Roses

Guns n'roses-2Definiti come una tra le più importanti band di street rock, si muovono sullo sfondo di una Los Angeles fatta di eccessi e festini molto particolari.

I chitarristi Slash e Izzy Stradlin, il bassista Duff Mc Kagan, il batterista Steve Adler ed il cantante Axl Rose, conquistano fin da subito il pubblico grazie ad una serie di scatenate esibizioni, dove inscenano il loro vivere la strada.

E già dall’esordio discografico (un mini LP) si ha la testimonianza indelebile del suono sfrenato e del modo di vivere dei cinque.

La cover di “Mama Kin” degli Aerosmith è la punta di un iceberg in cui suoni crudi e violenti fondono insieme hard rock e punk.

“Appetite for destruction” (1997) apre dunque la via allo street metal americano, dove suonare in qualche locale di Sunset Boulevard poteva voler dire di avercela fatta!

Ma la notorietà dei Guns N’ accresce non solo per le ballate di successo quali “Welcome to the jungle”, “Sweet child O’ mine”, “Paradise city”.

Qui le liriche dei brani non fanno altro che aumentare le polemiche intorno alla band che, orgogliosamente non manca di rilasciare interviste che scatenano denunce ed accuse da ogni parte.

Poi, all’ordine del giorno, ci sono anche le risse di Axl con le rockstar di turno, gli arresti per droga, i concerti annullati per i disordini.

Quando esce “G N’R Lies”, si ha la sensazione che, sommersa dalle polemiche e dalle faide interne, la band non sia riuscita a concentrarsi sul nuovo album.

Ecco perché questo album, dove su un lato viene riproposto il primo raro mini LP e sull’altro quattro nuove canzoni acustiche, tra le quali “Patience” e “One in a million”.

E’, comunque, un gran successo!
Siamo all’apice ed escono “Use your illusion” (I e II).

Venduti separatamente, ma considerati un’unica stesura di 4 vinili, è un po’ la loro opera omnia (ci sono da registrare anche 2 nuovi ingressi nella band).

E paradossalmente è praticamente l’ufficializzazione che la band non riuscirà mai più ad essere una vera e propria band.

Troppe le contraddizioni stilistiche ed in questo doppio lavoro viene dimostrato il talento, assolutamente ingestibile, di Axl e Slash.

Ciononostante se da una parte il successo commerciale straordinario di brani come “Live and let die” (dei Beatles), “Novembre rain”, “Garden of eden”, “Civil war”, “My world” e la magistrale cover di “Knockin’ on heaven’s door” (di Bob Dylan), era prevedibile, il passare dalla crudezza del rock all’opulenza di alcuni arrangiamenti orchestrali non era affatto scontata.

E’ poi il turno di un album di cover (“The spaghetti incident”), che vende benissimo e testimonia la fedeltà dei fan.

Al tempo stesso scrive la parola fine per il gruppo che si separa e vive esclusivamente come live band per qualche anno sotto la guida di Axl Rose.

Da allora (separati sì; separati no? Non si capisce…) solo una colonna sonora del film “End of days” dal titolo “Oh my God” ed un doppio meraviglioso lavoro dal vivo “Live era ’87-93”.

Fino al 2008, anno in cui dopo ben 15 anni di gestazione, esce finalmente “Chinese Democracy”.

Di fatto è il primo album contenente materiale originale a nome Guns N’ Roses ad essere diffuso dal 1991, (anno di pubblicazione di Use Your Illusion I & II).

Negli anni di preparazione dell’album, la formazione dei Guns N’ Roses è drasticamente mutata più volte, e dei membri originali della band è rimasto solo il cantante Axl Rose.

Contiene pezzi già suonati più volte dal vivo negli anni precedenti alla pubblicazione e lo stile musicale, per stessa ammissione di Axl, è diverso da quello classico dei Guns N’.

Vi si trovano tracce dei Queen (band per la quale Axl Rose ha una vera e propria venerazione) e da quello dei Nine Inch Nails (band di cui faceva parte l’ex- chitarrista dei Guns, Robin Finck).

In poche parole risulta un misto di industrial e rock classico.

Controversie, tante, liti e problemi vari (ma non è forse quasi una normalità, l’anormalità di alcune band?!?).

Ma tutto questo ha comunque portato la band a vendere oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo e ad essere inseriti al 92o posto nella lista dei 100 migliori artisti secondo Rolling Stone.

di Riccardo Fiori 

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