Il Lago di Misurina – La leggenda triste cantata da Baglioni

Il lago: una gemma tra le montagne

Il lago di Misurina è il lago naturale più grande del Cadore, posto a circa 1.700 metri sul livello del mare a Misurina, frazione del paese di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.

D’inverno, di solito, il lago ghiaccia completamente divenendo così praticabile in tutta la sua estensione. In direzione nord, verso le famose Tre Cime di Lavaredo, si trova il Lago dʹAntorno; mentre a sud C’è il Gruppo del Sorapiss (Dolomiti Ampezzane).

Nei pressi del lago si trovano una decina di alberghi e un grande edificio che ospita una casa di cura, l’Istituto Pio XII, uno dei pochi centri nel mondo specializzati nella cura dell’asma dei bambini, attraverso il contatto diretto con la natura circostante, senza assunzione di farmaci: l’aria di Misurina è, infatti, estremamente pura grazie alle straordinarie condizioni climatiche ed atmosferiche del luogo.

La leggenda triste del lago: Misurina, la figlia del re trasformato in montagna

Con la canzone Il lago di Misurina Claudio Baglioni (insieme al Maestro Antonio Coggio e all’indimenticato compositore Luis  Enríque Bacalov) racconta una delle due diverse leggende – la più accreditata ‐ legate al lago di Misurina.

Secondo la versione scelta dagli autori, Misurina era l’unica figlia dell’anziano e imponente Re Sorapiss, che governava i territori ricompresi tra le Tofane, lʹAntelao, le Marmarole e le Tre Cime di Lavaredo. La graziosa bambina, tanto capricciosa e dispettosa, era l’unica ragione di vita del Re, il quale, rimasto vedovo, attribuiva l’impertinenza della figlioletta alla mancanza della mamma, e pertanto era sempre pronto a scusarla e giustificarla. Quando arrivò ad avere sette o otto anni, Misurina venne a sapere che sul monte Cristallo viveva una fata che aveva uno specchio magico, che dava il potere di leggere i pensieri di chiunque vi si specchiasse.

Misurina pregò il padre di procurarle ad ogni costo l’oggetto magico, fino a quando il buon Sorapiss cedette alle insistenze della figlioletta e l’accompagnò dalla fata; quest’ultima cercò di resistere ai capricci di quella bambina, ma ‐ di fronte alle lacrime di Sorapiss ‐ finì per accontentarla, anche se ad una terribile condizione: la fata aveva un bellissimo giardino ricco di fiori stupendi sul monte Cristallo, ma il sole troppo forte li appassiva in modo prematuro; quindi, in cambio dello specchio, propose a Sorapiss di essere trasformato in una montagna che, con la sua ombra, avrebbe protetto il giardino e i suoi fiori.

Misurina ricevette lo specchio da Sorapiss che la informò del patto con la fata; la bambina, invece di scomporsi, si mostrò entusiasta allʹidea che il padre, pur di renderla felice, diventasse una montagna su cui correre e giocare.

Fu così che, mentre Misurina ammirava il suo specchio magico, Sorapiss cominciò a trasformarsi ed a cambiare colore: i suoi capelli divennero alberi e le sue rughe crepacci; Misurina si rese conto all’improvviso di trovarsi molto in alto, su una montagna che poco prima era suo padre e, guardando verso il basso, ebbe un capogiro e precipitò nel vuoto.

Il povero Sorapiss, proprio nei suoi ultimi momenti di vita, dovette assistere impotente alla tragica morte della bambina; dai suoi occhi ancora aperti iniziarono a scorrere due ruscelli di lacrime che si raccolsero a valle e formarono il lago, che prese il nome della sua amata figlia Misurina.

Lago di Misurina, Claudio Baglioni/ Antonio Coggio /Luis Bacalov, 1975, interprete C. Baglioni, Album “Sabato pomeriggio”, RCA

Foto di Jeannette17 da Pixabay 

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