
Il disturbo dello spettro autistico, che deriva dal greco autos (sé), è una condizione che influisce su diversi aspetti della vita quotidiana, come la comunicazione, le relazioni sociali e i comportamenti. La ricerca scientifica suggerisce che abbia un’origine multifattoriale, il risultato dell’interazione di fattori genetici, neurobiologici e sociali.
Un errore comune è pensare all’autismo come a qualcosa di rigido, come se si trattasse di una condizione che “o c’è o non c’è”. In realtà, si manifesta su un continuum di intensità e gravità, motivo per cui si parla di “spettro”, per sottolineare che le sue caratteristiche possono variare notevolmente da una persona all’altra.
Comunicare senza barriere: l’importanza del contatto oculare e della parola
Come sappiamo, lo sguardo gioca un ruolo fondamentale nella comunicazione emotiva e sociale, tuttavia, le persone con autismo faticano a mantenere lo sguardo, che appare vacuo o perso. Grazie a tecniche terapeutiche che incoraggiano il contatto oculare, si possono ottenere degli ottimi risultati. L’obiettivo finale sarà quello di indurre, col tempo, uno scambio visivo spontaneo.
Un’altra difficoltà piuttosto evidente riguarda la comunicazione verbale e non verbale, che spesso risulta compromessa o del tutto assente. A tal proposito, sono stati sviluppati strumenti di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA), che includono dispositivi come tablet con app specializzate o il sistema PECS (Picture Exchange Communication System). Tali ausili permettono alla persona affetta dal disturbo di creare frasi di senso compiuto, esprimere bisogni, desideri e pensieri, migliorando così la comprensione reciproca.
L’esordio del comportamento-problema
I comportamenti aggressivi possono derivare da un sovraccarico di stimoli che l’individuo non riesce a gestire adeguatamente. In queste circostanze, il soggetto può essere sopraffatto da una forte reattività emotiva, che si manifesta con rapidi cambiamenti d’umore, disorientamento o crisi di pianto. Fattori esterni come spazi affollati, luci intense, rumori forti o dolore fisico, possono scatenare reazioni esagerate e difficili da controllare. Inoltre, la difficoltà di concentrazione, la stanchezza mentale e l’incapacità di focalizzarsi contribuiscono ad aumentare la frustrazione.
Tutto ciò può intensificare il disagio, portando all’emergere dei cosiddetti comportamenti-problema. In questi momenti, così critici, è fondamentale intervenire tempestivamente, per prevenire atti violenti e dannosi verso se stessi o verso gli altri.
Un supporto su misura
Ogni persona con autismo è unica e presenta caratteristiche distintive. Per questo, è essenziale una diagnosi accurata e personalizzata, che consenta di offrire il supporto più adeguato e migliorare il benessere complessivo. Una comprensione approfondita del disturbo, unita a strategie terapeutiche mirate, non solo aiuta a gestire le crisi, ma contribuisce anche a migliorare la qualità della vita. Inoltre, identificando le cause scatenanti dei comportamenti problematici, è possibile prevenire e anticipare crisi future, intervenendo tempestivamente. In questo modo, si crea un ambiente più favorevole alla crescita e al benessere della persona.
Martina Oliveri Orioles – psicologa clinica, sessuologa e consulente di coppia
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