Giustizia e carceri, Radicali al Consiglio d’Europa: “per l’italia servono misure gravi”

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“Governo nasconde la realtà, sue misure inefficaci. Comitato dei Ministri indichi amnistia come soluzione”.

In vista della riunione di lunedì del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, chiamato a valutare quanto fatto dall’Italia rispetto alle condizioni delle carceri dopo la sentenza Sulejmanovic della Corte europea dei diritti dell’uomo, Radicali Italiani ha reso pubblico in una conferenza stampa il dossier inviato a Strasburgo con i dati che smascherano l’inefficacia dei provvedimenti finora adottati dal governo italiano. Alla conferenza stampa erano presenti Marco Pannella, la deputata Rita Bernardini, il segretario di Radicali Italiani Mario Staderini e l’avvocato Deborah Cianfanelli, membro della Direzione nazionale, i quali hanno anche illustrato le richieste avanzate al Consiglio per porre fine all’illegalità del sistema giustizia e della sua appendice carceraria.

“Abbiamo fornito al Comitato dei Ministri le informazioni sulla reale situazione italiana, che il governo gli aveva nascosto, e la documentazione che prova che il piano d’azione presentato dall’esecutivo non inciderà in alcun modo sulla sistematica violazione dei diritti umani a causa della bancarotta del sistema giustizia del nostro Paese”, ha spiegato Mario Staderini.

L’Italia  è lo Stato europeo con il maggior numero di condanne – dopo la Turchia – per violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo: oltre 2.000 sentenze della Corte di Strasburgo, in particolare per  irragionevole durata dei processi e condizioni carcerarie; con il maggior numero di sentenze della Corte di Strasburgo non eseguite; con il maggior numero di condanne per irragionevole durata dei processi; con il più alto tasso di sovraffollamento delle carceri dopo la Serbia, si legge nel dossier curato da Deborah Cianfanelli.

Secondo i dati del Ministero della Giustizia, al 31 agosto i detenuti presenti nelle carceri italiane erano 66.271, a fronte di una capienza regolamentare di 45.568 posti, tuttavia “sulla questione dei posti regolamentari il governo si comporta da “trecartaro””, ha denunciato Rita Bernardini, “a causa della mancanza di fondi per la manutenzione ordinaria e straordinaria, intere zone negli istituti sono chiuse, transennate, però restano nel computo della capienza regolamentare”. La deputata radicale poi ha fatto sapere che il ddl delega del governo in materia di depenalizzazione e decarcerizzazione, calendarizzato a marzo, oggi è ancora al palo: “la situazione è vergognosa e il fatto che lo Stato italiano agisca da criminale sembra essere un problema solo per noi radicali”.

“Noi abbiamo le armi della nonviolenza e del diritto, del praticare diritto, rispetto a una repubblica che aggrava la sua flagranza criminale rispetto alle sue leggi e alle più alte cariche istituzionali a eccezione del primo Presidente dalla Corte di Cassazione”, ha dichiarato Marco Pannella.

I Radicali chiedono dunque al Comitato dei ministri di adottare un provvedimento forte nei confronti dell’Italia, con l’indicazione dell’amnistia come soluzione da adottare immediatamente, e anche di valutare la sospensione dei rappresentati italiani dell’organo del Consiglio d’Europa. Tra le misure proposte anche la sospensione dell’esecuzione della pena in caso di sopraggiunto limite della capienza regolamentare.

fonte: noodls

foto: espressioni.info

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