Giro d’Italia: fiammata di Quintana, Nibali stecca la prima

copertinaciclismoL’edizione cento del Giro d’Italia ha vissuto oggi la prima tappa spartiacque, con il colombiano Quintana che, rispettando i pronostici, ha posto un primo sigillo per la vittoria finale.

L’INIZIO

La corsa si è aperta il 5 maggio con un trittico di tappe in Sardegna, dove un pubblico sin da subito numerosissimo, ha potuto assistere all’attacco di Lukas Postelberger ( Austria) nell’ultimo chilometro della prima tappa che gli ha valso la vittoria e la maglia rosa di inizio giro.

Nella seconda, terza e quinta tappa la volata tra sprinter è stato il fattore decisivo, con Greipel e Gaviria che hanno vinto rispettivamente una e due tappe, mentre la quarta frazione, con il primo arrivo in salita sul Monte Etna, è vinta dal giovane sloveno Polanc andato in fuga mentre i favoriti alla vittoria finale di fatto astringevano un patto di ”non belligeranza”; il giovane lussemburghese Bob Jubgels conquista la maglia rosa, come già fatto nella passata edizione del Giro.

La sesta frazione è ancora ad appannaggio dei velocisti, con il giovane australiano Caleb Ewan che si impone sul traguardo di Messina, mentre nelle due tappe successive la fuga riesce ad eludere il controllo del gruppo principale e, come si dice in gergo ciclistico, ”andava in porto”, Dillier e Iazguirre i vincitori delle due frazioni.

LA PRIMA TAPPA DI SVOLTA

foto 1cicloLa tappa numero nove presenta il primo arrivo veramente ostico di questa corsa rosa 2017, con il traguardo posto ai 1665 mslm del Blockhaus, montagna abruzzese della provincia di Chieti.

La salita misura 15 km circa e può considerarsi la più arcigna del percorso di questo Giro d’Italia, anche se le tappe dolomitiche presenteranno montagne quasi equivalenti ma inserite a ripetizione asfissiante rendendo le tappe estremamente più dure. Sin dai primi chilometri uno dei favoriti, Nairo Quintana, fa lavorare alacremente i suoi gregari, confermando che la Movistar rappresenta il team più forte di questa corsa. All’imbocco della salita subito il primo colpo di scena; una moto della scorta della polizia stradale accosta imprudentemente a bordo strada e nel gruppo si innesca una caduta generale che lascia a terra tre dei favoriti: Landa, Thomas e Yates, finiranno la gara con grinta e coraggio ma il loro distacco è già incolmabile, Giro finito.

Davanti Quintana, quando mancano 7 chilometri alla conclusione, piazza una serie di scatti a ripetizione a cui Nibali e Pinot sembrano rispondere con poca fatica, salvo poi dover cedere alla quarta accelerata del colombiano che si invola verso una splendida vittoria e la conquista della maglia rosa. Alle spalle del leader della Movistar giunge il francese Pinot dopo 24” pur avendo messo in atto una prestazione di alto livello. A completare il podio Domoulin, che viene preceduto sulla linea del traguardo da Pinot, ma che insieme a Mollema ( giunto quarto) compiva una buona rimonta dopo le difficoltà nella parte iniziale della salita. Domoulin potrebbe conquistare la maglia rosa nella cronometro di martedì, specialità in cui è il migliore tra i partecipanti a questo Giro d’Italia. E Nibali? Il siciliano arriva quinto con 1′ di ritardo da Quintana, confermando di non avere lo stesso stato di forma della maglia rosa, anche se il Giro è ancora molto lungo, il bello è iniziato ora.

CONSIDERAZIONI

Quintana ha confermato il pronostico che lo vuole come il favorito per le condizioni fisiche mostrate in questo inizio di stagione; oggi doveva correre da leader e lo ha fatto, legittimando la sua superiorità.

Pinot, Domoulin e Mollema hanno ridotto al minimo le perdite, dimostrando però di non essere assolutamente fuori dai giochi per la vittoria finale, obiettivo dichiarato alla partenza da tutti e tre. La salita di oggi era più adatta alle caratteristiche di Quintana, nelle prossime tappe ci saranno frazioni in cui i suoi avversari avranno la possibilità di rifarsi e di trovare terreni più congeniali alle loro caratteristiche.

Nibali ha pagato una salita non adatta alle sue caratteristiche ed uno stato di forma al di sotto di quello dei migliori nella tappa di oggi, ma il siciliano solitamente raggiunge il picco di forma nella terza settimana, quella decisiva. Il minuto di ritardo è un distacco importante anche se occasioni per rimontare ce ne saranno, già da martedì nella cronometro, ovviamente Quintana permettendo.

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