Gianni Boncompagni: morto a 84 anni l’istrionico, geniale, autore di radio e tv

IMG_6011Anche Gianni Boncompagni ci lascia, 84 anni.

Muore circondato dalle figlie, dalla sua famiglia, a Roma.  Boncompagni nasce il 13 maggio del 1932 ad Arezzo, a 18 anni , giovanissimo, lascia casa e si trasferisce in Svezia, dove lavora come speaker e conduttore radiofonico per la radio locale. Rientrato in Italia, Gianni Boncompagni diventa, nel 1964, programmatore di musica leggera per la RAI, inizia in quegli anni una importante amicizia e una fruttuosa collaborazione con Renzo Arbore nella conduzione di programmi radiofonici; rivoluzionano letteralmente la storia della radio e della televisione.

Arbore e BoncompagniNel 1965 è autore di Bandiera Gialla, nel 1970 di Alto Gradimento (indimenticabili i personaggi di Mario Marenco e Giorgio Bracardi), trasmissioni, che sono destinate a fare la storia della radio italiana. Nel 1977, Boncompagni approda alla televisione dove negli anni, lancia e consacra personaggi grandissimi come Raffaella Carrà, Enrica Bonaccorti, Marisa Laurito, Isabella Ferrari fino ad Ambra Angiolini  “Gianni mi diceva delle cose orribili, nell’auricolare. Io dovevo presentare mentre lui si divertiva a dirmi cose tremende, parolacce che non si possono proprio ripetere, e ciò che lo divertiva era che io lo censuravo”; “Gianni, maestro di vita”. 

AmbraNon è la Rai: il programma che rivoluzionò i costumi e  la televisione italiana, un programma che ha “solleticato” la fantasia di milioni di italiani.  Scandaloso, per quegli anni, anche perchè allora le ragazze erano tutte minorenni.

Ha rivoluzionato radio e tv, con programmi innovativi:

La sua ironia caustica, un sarcasmo sempre presente e un carattere particolare lo rendevano antipatico ai più ma dal punto di vista professionale è stato ineccepibile.

Carrà e BoncompagniGianni Boncompagni è stato un genio della comunicazione che ha rivoluzionato il modo di fare spettacolo. Programmi infatti come Bandiera Gialla, Alto gradimento, Non è la Rai , Pronto Raffaella e Carramba che Sorpresa, solo per citarne alcuni, hanno fatto la storia di radio e tv.

Renzo ArborePer me è stata un’amicizia provvidenziale, spero lo sia stato anche per lui“.

Circondato dai suoi cari, ci lascia a 84 primavere.

Un ricordo personale, di chi scrive: le mie due nonne non amavano Alto Gradimento, lo trovavano “scurrile, incomprensibile”, detestavano i personaggi rappresentati; il federale Romolo Catenacci, il Professor Aristogitone, le pernacchie varie, il Ragionier Affastellati (quello di “Perché non sei venutta? Ping!” di Giorgio Bracardi), Léon lo Chef (“preceduto da un tripudio di puttini e la Palla di Cacao, con Marenco) erano personaggi probabilmente troppo avanti e troppo “moderni” per le mie nonne che ascoltavano sconvolte la radio, tra le nostre risate generali di bambini.

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