Durerà fino al prossimo 11 dicembre l’esposizione realizzata dalla Fondazione RomaEuropa presso l’ex Gil di Roma, edificio costruito nel quartiere Trastevere da Luigi Moretti per la Gioventù del Littorio, oggi spazio polifunzionale.
Può l’arte utilizzare come mezzo espressivo la tecnologia? Si ! L’arte è espressione del tempo in cui l’artista si trova, e il medium espressivo si evolve con essa. Certo le opere esposte, o meglio installate, al Gil prescindono da un giudizio estetico proprio di un’arte che sembra ormai sepolta nell’era moderna, intendendo per estetica non necessariamente il bello oggettivo bensì la bellezza dell’espressività a volte anche brutale di una percezione della realtà, dell’interiorità di un artista. L’interattività tra opera e spettatore è oggi la nuova frontiera e l’opera di Saburo Teshigawara la realizza con successo con l’ausilio del 3D. Il resto dell’esposizione offre per lo più videoproiezioni che lasciano ampio spazio alla percezione individuale.
Bene quindi l’uso dei nuovi media in arte senza però che la tecnologia superi l’arte stessa. Il medium è solo un mezzo per comunicare, esprimere, trasmettere un qualcosa che altrimenti non arriverebbe, quel qualcosa è l’essenza dell’arte.
Chiara Driussi
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