Lo specialista grazie alla sua esperienza e’ il solo che può condurre il soggetto ansioso a intraprendere la terapia più efficace per lui attraverso una seria di colloqui conoscitivi.
L’idea della terapia individuale però non è sempre ben accetta da tutti in quanto un confronto a due può provocare disagio, ecco che allora una soluzione possibile è la terapia di gruppo.
Come vi si accede? Il gruppo di psicoterapia deve essere pensato all’interno di un iter clinico valutativo e di conoscenza della situazione generale del soggetto ansioso.
La psicoterapia di gruppo è un dispositivo molto complesso ed efficace grazie a vari processi e principi tra cui quello del “rispecchiamento” ossia possibilità che i membri che partecipano si rispecchino nei racconti narrati dagli altri.
A ciò si aggiunge il senso di “appartenenza” che il lavoro del gruppo costituisce.
In parole semplici attraverso il confronto con l’altro, la persona oltre a trovare un luogo di ascolto, riesce a pensare a modi nuovi di affrontare le situazioni.
La Gruppoanalisi, che vede i suoi maestri in Wilfred Bion e Siegfried Heinrich Foulkes, i quali pensarono al gruppo come setting di cura già negli anni ’40, si fa portavoce dell’idea che nel gruppo di psicoterapia si presenti un universo che detiene e attiva le dinamiche comportamentali e relazionali dell’essere umano.
Attraverso la psicoterapia di gruppo, quindi, le persone possono guardarsi nei modi di fare e parlare delle loro problematiche provando modalità più funzionali e piacevoli.
Valentina Torrone
foto: benessere.com
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