La seconda tappa del nostro ipotetico giro d’Italia, per un turismo accessibile e godibile anche in bicicletta, dopo aver visitato Puglia e Basilicata ci porta a scoprire la Calabria e la Sicilia.
Il nostro viaggio ci introduce alla Calabria, la regione che ”fa da punta” allo stivale italiano, con il suo territorio per metà montuoso, con zone famose come l’Alto piano della Sila, l’Aspromonte ed i Monti del Pollino, dove il Monte Serra Dolcedorme arriva a quota 2’267 m sul livello marino, e dove la metà collinare del territorio si estende fino ad addolcirsi definitivamente nella Piana di Gioia Tauro e nella Piana di Sibari. Le coste sono bagnate ad est dallo Ionio e ad ovest dal Tirreno, che accarezzano spiagge tra le più rinomate al mondo. Già la mitologia parlava di un pronipote di Noè che circa 1000 anni prima della guerra di Troia si sarebbe spinto fino alle terre calabre, mentre nel corso dei secoli diversi popoli come Greci, Romani, Bizantini, Normanni, Borboni, Angioini ed Aragonesi cercarono di conquistare questa regione d’Italia. In Calabria in epoca risorgimentale avvenne il famoso ferimento di Garibaldi narrato anche nella filastrocca. Il cicloturismo in Calabria per ovvi motivi geologici risulta meno adatto ai novizi, essendovi numerosi tratti montani. Chi non è particolarmente esperto di questo tipo di turismo, o non ha voglia di inerpicarsi su per le montagne, potrà seguire tutte le strade ed i sentieri che lambiscono le coste, potendo godersi il panorama marino calabrese incontrando talvolta zone collinari, pedalando in giornate calde partendo dal confine con la Basilicata potendo risalire fino alla Campania. I più esperti o più votati alla fatica non avranno difficoltà ad arrampicarsi su per le montagne, grazie a numerosi sentieri in luoghi praticamente incontaminati che, dove non segnalati da un’adeguata segnaletica, sono segnalati e documentati anche su internet dai numerosi cicloturisti che hanno visitato in toto la regione Calabria, creando una fitta rete di informazioni informatiche perfetta per godersi ogni angolo di territorio.
Luoghi consigliati: Grotta del Romito. Il sito si trova nel comune di Papasidero, provincia di Cosenza; chiamata anche Riparo del Romito ha al suo interno tracce di presenza di vita databili al paleolitico ( 23’000 anni fa) e tracce di vita umana riscontrate grazie ad un dipinto rupestre risalente al neolitico, in un periodo risalente a circa 10’500 anni fa. Queste tracce di vita hanno permesso di migliorare la conoscenza sulle abitudini di vita dell’ Homo Sapiens.
Dalla Calabria raggiungiamo la punta dello stivale nel territorio di Reggio Calabria, affacciandoci sullo Stretto di Messina, dove lo Ionio si separa dal Tirreno, dove un traghetto fa sbarcare i naviganti a Messina, nella regione Sicilia. L’isola siciliana storicamente presenta tracce umane da un periodo databile a 12’000 anni fa, e nel corso dei secoli si sono succeduti popoli dall’Asia e dall’Africa oltre che popoli europei. Fenici, Greci, Romani, Ostrogoti, Vandali, Bizantini, Arabi, Normanni, Aragonesi, che hanno lasciato alla Sicilia l’inestimabile patrimonio di monumenti e costruzioni che la rendono un vero e proprio museo a cielo aperto che attraversa innumerevoli epoche storiche. Il territorio comprende oltre all’isola principali gli arcipelaghi delle Pelagie, Eolie e delle Egadi, oltre a isole di minore grandezza come Ustica e Pantelleria. Il clima è ovviamente molto caldo anche se i 3’343 metri sul livello del mare del vulcano Monte Etna ( gli altri due sono Vulcano e Stromboli) garantisce una cima innevata durante i mesi invernali; neve presente anche nella zona centro-orientale dove la zona delle Madonie presenta i 1’979 m sul livello del mare di Pizzo Carbonara. Il territorio è per la maggior parte collinare, con piante che svariano dagli agrumi, alle palme, ai cactus nella zona sud dell’isola, divisa dall’Africa solo dal Canale di Sicilia.
Il cicloturismo siculo è altamente sviluppato ed offre numerosi sentieri ( oppure seguendo le strade principali) che consentono di attraversare tutta la regione, visitando centri storici, paesini remoti o luoghi ameni, in base alle proprie caratteristiche o forza ( di volontà) in sella ad una bici. In estate potremmo soffrire il caldo ma l’ottima granita ed i chioschi assai frequenti garantiscono il giusto refrigerio. Si potrà pedalare nel panorama dell’entroterra o lungo le strade che costeggiano il mare, arrivando ad esempio nella meraviglia naturale della Spiaggia dei Conigli a Lampedusa. Luoghi sicuramente tra i più belli al mondo, che permettono di godere di spiagge ottime per rilassarsi e di paesi in cui la vita notturna si mescola alla tradizione locale. Le strade ed i sentieri sono ben segnalati e, se non inclini ad avventurarsi in viaggio da soli, ci sono molte compagnie che offrono pacchetti per cicloturisti in base ad ogni esigenza e possibilità.
Luoghi da visitare: La valle dei Templi. Situata nella zona di Agrigento è un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO, 1’300 ettari di parco archeologico in cui svettano sulle varie opere dieci templi i quali mostrano tutta l’imperiosa magnificenza della cultura greca, potendo attraversare un sito che ci riporta con la mente nel cuore della Storia del Mediterraneo.
Nella foto, di DagoVinc da Pixabay , uno scorcio di San Nicola Arcella, Cosenza.
[…] sarebbero comunque problemi di accesso ai centri abitati di Messina e Reggio Calabria. Questi potrebbero essere superati solo tramite raccordi e gallerie molto articolate. Altre […]