C’era una volta l’Olanda

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L’Olanda bella e mai vincente, del 4-3-3 e del trio rossonero Van Basten, Gullit, Rijkaard, sembra non esista più se guardiamo questo Europeo. Gli Orange erano con Germania e Spagna tra le favorite di Euro2012, forti anche di una finale Mondiale persa due anni fa solo a causa di un gol di Andrés Iniesta, quando i rigori sembravano ormai certi.

Ora l’Olanda con la sconfitta contro i tedeschi è ormai a un passo dall’eliminazione, non ancora matematica grazie al gol di Varela nella sfida tra Danimarca e Portogallo ma comunque molto vicina. Per qualificarsi, infatti, i ragazzi di Bert van Marwijk devono ora obbligatoriamente battere il Portogallo con almeno due gol di scarto e sperare in una sconfitta della Danimarca nella partita contro la Germania.

Un vero e proprio flop quello olandese. Appena 2 anni fa, grazie allo splendido mondiale sudafricano, sembrava che questa squadra fosse l’unica a poter fermare il dominio calcistico iberico. Ora questa certezza viene scemando.  Al mondiale 2010, dopo 180 minuti, l’Olanda aveva messo a segno tre reti e subite zero. A Euro2012, un gol fatto e tre subiti.

Con la Danimarca che, affrontata nuovamente nella sfida d’esordio, s’è trasformata da vittima a carnefice. Il super attacco Wesley Sneijder, Robin Van Persie, Arjen Robben è uno dei più “stitici” del torneo. Van Persie s’è svegliato troppo tardi e dopo la prova ricca di ombre nella gara d’esordio ha messo a segno solo un gol contro la Germania a risultato già compromesso.

In Olanda sono già aperti i processi e a van Marwijk non potrebbe bastare un contratto con la Federazione olandese fino a giugno 2016.

Matteo Testa

Foto:  calcio.befan.it

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