Berlusconi indagato: concussione e prostituzione minorile

Secondo il Corriere.it Berlusconi sarebbe indagato per concussione e prostituzione minorile. Stessa ipotesi di reato per Emilio Fede e Lele Mora. E così mentre Berlusconi a Mattino 5, la trasmissione di approfondimento e attualità di Mediaset, commentava la sentenza della Consulta sul legittimo impedimento, la legge “scudo” per le alte cariche dello Stato: “Non mi aspettavo una sentenza diversa. Non ci sarà nessun voto anticipato, perché l’ultima cosa di cui il Paese ha bisogno sono le elezioni anticipate” i giudici della Procura di Milano indagavano il premier. Ora che Berlusconi si senta un perseguitato politico e che parte dell’opposizione lo consideri invece un colpevole di vari reati che si vuole sottrarre al giudizio della legge è fuori discussione, ma che i cittadini italiani siano costretti da quasi due decenni a rimanere a guardare la staticità delle istituzioni governative sempre proiettate su un uomo solo è altrettanto evidente e per questo vergognoso. Non è possibile che in Italia si trascorrano anni a parlare di Berlusconi quando la popolazione è costretta a vivere facendo i conti con la crisi finanziaria, con la disoccupazione, con le bollette da pagare, con i mutui dalle scadenze certe e gli stipendi sempre più insufficienti. Così come non è più concepibile che i rappresentanti dei governi di sinistra, che si sono succeduti dal 1994, oggi ancora pontifichino moralizzando contro il premier quando, con le cariche in petto, avrebbero potuto, e non lo hanno fatto, emanare leggi per mandare a casa Silvio Berlusconi. Che, volente o nolente, è ancora in carica perché più volte votato dal popolo. Ora che un Presidente del Consiglio debba essere il rappresentante esemplare dei cittadini, senza macchie e con moralità personale ineccepibile, non v’è dubbio ma che ogni volta che governi Silvio Berlusconi si passino anni a discutere sulle sue vicende personali è davvero monotono e alienante. Le opposizioni si organizzino per vincere le elezioni, quando ci saranno, con programmazioni governative convincenti e eliminino il “problema” alla radice: pensionando Berlusconi ad Arcore con una netta sconfitta elettorale. E se non ci si riesce, per incapacità politiche, si accetti la sconfitta e si lasci governare il Paese dal presunto colpevole che a furor di popolo, stupido o avveduto, continua a vincere e a prevalere.

Enzo Di Stasio

Foto: storace.it

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