Berlusconi e la grazia: cosa succederà?

RAVAGLI - PROCESSO MEDIASET: BERLUSCONI IN CASSAZIONE IL 30 LUGLIOBerlusconi è stato condannato in via definitiva, per la prima volta e adesso punta ad ottenere la grazia dal Presidente della Repubblica, su cui pende una spada di Damocle davvero affilata e pesante.

Il paese e di riflesso il Governo si divide tra giustizialisti e difensori strenui dell’innocenza del Cavaliere. Il punto è che restare al Parlamento con lui, secondo molti, significherebbe esserne complici.

Se Napolitano dovesse concedere la grazia, per salvare le “larghe intese”, di fatto assisteremmo allo smantella mento dei principi della Costituzione repubblicana, fondata sui valori di giustizia e libertà, obiettivo primario dei nuovi nemici della costituente, i quali stanno cercando ad ogni costo di apportare modifiche strutturali di rilievo.

Quel che è certo è che le prossime settimane saranno movimentate da una serie di mosse mediatiche dall’ex Premier, volte a convincere in primis l’opinione pubblica della sua innocenza e in secondo luogo a dividere il parlamento sul tema della legalità.

Intanto dal Pdl arrivano voci discordanti.

Il falco Sandro Bondi, minaccia una sorta di guerra civile: “O la politica è capace di trovare delle soluzioni oppure l’Italia rischia davvero una forma di guerra civile dagli esiti imprevedibili per tutti”;

Maria Stella Gelmini, di contro, chiede una trattativa più diplomatica “Massimo rispetto per il presidente Napolitano. Da parte nostra non c’è alcuna intenzione di fare indebite pressioni: noi chiediamo al capo dello Stato di far rientrare un ordine dello Stato nell’alveo della democrazia liberale”.

In tutto ciò il caos regna sovrano e il nervosismo è alle stelle, tanto che non si riesce ad evidenziare una linea guida e il coro di manifestanti riuniti per marciare sul Colle, si trasforma in un esiguo gruppetto di pochi disorganizzati questuanti.

Oggi ci si troverà in via del Plebiscito, davanti a Palazzo Grazioli e il tasto su cui premeranno i pidiellini è quello della sorte delle aziende.

Insomma il folle agosto, tra falchi, colombe e strilli di piazze, probabilmente non porterà a nulla e cos’ Berlusconi, con il suo staff, dopo aver convocato la piazza è partito per Milano.

di Simona Mazza

foto: internazionale.it

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