Arte, musica e buon cibo si mescolano al Coffee Pot di Roma

11203165_10206907494710425_5755030317629777406_nLunedì 1 giugno, si terrà al Coffee Pot di Roma il “Monday POT” un evento che racchiude in sé il piacere di un aperitivo in compagnia, una mostra fotografica e un concerto live.

Tutto parte dall’idea di Davide Boccitto e Alessio Piombarolo, fondatori di Elektra, un’associazione culturale attiva da meno di un anno, che pone in primo piano gli artisti, dando loro l’opportunità di esporre/divulgare/esprimere la propria arte. L’arte appunto è il punto di snodo dell’evento, che cerca di abbinare una giusta location, un giusto evento, un giusto staff per creare un clima e un ambiente ottimale. Alla base c’è l’idea è di formare un tessuto artistico romano, un movimento di libera espressione culturale a 360 gradi.

Tra gli artisti presenti Annalisa Paolucci in arte Eva “voce cantante e narrante..con-fusa- con balletti e gorgheggini a tema” così si descrive lei stessa. Cantante e autrice, ha iniziato a scrivere canzoni perché questo era il modo più facile ed immediato per parlare di se stessa, per raccontarsi; è infatti di questo che parlano i suoi “giochi di parole”: di quello che vive, che prova, della sua “visione colorata e giocosa del mondo”.

11265610_380601705482350_3814293830194669172_nNumerosi poi gli artisti che esporranno le foto in mostra durante l’evento. Tra questi Giulia Barone, giovane fotografa romana che, da quando a undici anni comprò la sua prima macchinetta fotografica usa e getta non l’ha più abbandonata, cercando continuamente di migliorarsi. Tra i suoi scatti si percepisce la passione per il bianco e nero, amore ereditato da Gabriele Basilico, famoso fotografo italiano.

“Scattare, pensando in BW è come se ti catapultasse in una realtà che non può esistere ma che comunque tratta di temi reali, proprio per questo la maggior parte delle mie fotografie cercano di catturare emozioni forti e che ovviamente si avvicinano a quello che provo ogni giorno” confessa la stessa fotografa. Le foto esposte, fanno parte di due progetti, uno riguardante l’assenza e l’altro l’imperfezione.

17385290809_cab650bd2a_zAltra fotografa presente alla mostra è Benedetta Cari, che dichiara di aver iniziato a fotografare “per gioco o per caso, sicuramente non mossa ancora da passione”. Come molti di noi fanno, all’inizio fotografava per non dimenticare: portava la macchina fotografica quando c’era un evento da ricordare, un compleanno, una festa, qualcosa di speciale. Col tempo ha capito che poteva rappresentare qualcosa nelle sue foto, che fosse più o meno comprensibile agli altri ma che almeno avesse un significato ed una sensibilità sua; quindi la fotografia è passata dall’essere un modo per ricordare eventi realmente vissuti, all’essere una forma tramite la quale esprimere qualcosa di intimo e profondo. I suoi scenari preferiti sono scenari naturali oppure interni caldi ed accoglienti, predilige giochi di luce, che nascondono o fanno emergere qualche particolare, attraverso un vedo non vedo. Tra i soggetti prediletti ci sono sicuramente donne, attraverso le quali la fotografa riesce a rispecchiarsi più facilmente in modo tale da stabilire un legame creando un “mondo” condiviso tra i due lati dell’obiettivo.

Non ci stupisce che arte e buon cibo si uniscano per dare vita ad un lunedì romano fuori dagli schemi, perché proprio arte e buon cibo rappresentano due delle caratteristiche per cui il nostro bel Paese si fa ricordare in tutto il mondo.

di Arianna Orlando

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