Andrea Casta, il “violinista Jedi” dall’archetto luminoso

andrea casta

Dopo aver raggiunto 1 milione di spettatori dal vivo in 28 nazioni e appassionato 250mila followers sui social, il violinista elettrico Andrea Casta, conosciuto come il “violinista Jedi” per il caratteristico archetto luminoso che evoca la spada laser di Star Wars, il 30 aprile si è esibito per la prima volta all’Auditorium Parco della musica nella Sala Petrassi dove ha dato vita al suo “The Space ViolinVisual Concert” anteprima del tour di concerti che verranno realizzati in molte altre città italiane.

Il Visual Concert, ricco di contenuti visivi articolati su imponenti ledwall, disegni luci ed effetti speciali immersivi, è stato realizzato per far vivere al pubblico un’esperienza emozionante attraverso paesaggi suggestivi, capolavori artistici e ricordi del lockdown. Anche la platea è stata chiamata a partecipare allo show, trasformando il proprio smartphone in un grande schermo grazie all’app BEPIX.

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Sul prestigioso palco dell’Auditorium, il violinista è stato accompagnato da Meiden, al secolo Mattia Crescini, già al fianco di artisti come Rancore quale sound designer, e da Davide Gobello, meglio conosciuto come produttore dei Legno, con all’attivo tour nelle band di Loredana Bertè, Fabrizio Moro.

Lo spettacolo ha preso forma sulle note di Heaven di Bryan Adams, che ha posto al centro della scena un racconto per immagini in grado di far viaggiare gli spettatori tra natura e futuro.

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Con originali effetti immersivi, creati in simbiosi al percorso musicale, si sono susseguiti sulla scena grandi classici rivisitati, successi di David Bowie tra i quali la famosissima Heros e omaggi alla musica classica di Ennio Morricone ed a grandi cantautori italiani come Lucio Battisti.

La musica del suo violino, che prendeva forma ogni volta con un arco illuminato di una luce di diverso colore, è stata accompagnata da un sound designer e ospiti speciali che hanno duettato sul palco; tra questi Serena Manarini, che ha cantato ABUN The Lord’s Prayer, una versione del Padre Nostro in aramaico antico, da lei composta e presentata allo scorso Concerto di Natale su Canale 5. Serena e Andrea l’hanno eseguita insieme a metà concerto come monito di pace.

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“Negli ultimi anni ho girato il mondo e raccolto tantissime energie e spunti diversi. Il lockdown e lo stop ai tour mi ha permesso di rifocalizzarmi sul pubblico italiano, e molti spettatori sono venuti da fuori Roma proprio per celebrare questo percorso che abbiamo fatto anche insieme a distanza attraverso i social. Questo concerto rappresenta anche una grande festa della mia community di fan, ho scelto di suonare spostandomi spesso in platea proprio come segno di grande vicinanza e riconoscenza ad un pubblico che non mi ha mai lasciato solo e che mi ha sempre seguito – spiega il musicista ed aggiunge: “l’Auditorium Parco della Musica compie 20 anni proprio in questi giorni, quindi il mio concerto ha il valore della ricorrenza: anche per me sono esattamente 20 anni da quando mi trasferii da Brescia, e il mio debutto nella “casa della Musica” sancisce anche il mio legame con la mia seconda città, Roma”.

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Andrea Casta, negli ultimi anni, si è esibito anche nei panni del Comandante AJ, il protagonista del concept album fantascientifico “The Space Violin Project” che, con canzoni ed episodi video, proietta lo spettatore nel 2235 e vive nelle illustrazioni di Lorenzo Gubinelli.

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