Allattamento e interazioni

Dopo la nascita del bambino la donna potrà essere in condizioni di sottoporsi ad alcune indagini strumentali o ad assumere una significativa quantità di farmaci. Molte donne ritengono che prendere medicine non sia compatibile con l’allattamento al seno perché potrebbe nuocere al bambino e che le anestesie subite da un eventuale intervento, come il taglio cesareo, possano interferire con l’allattamento. Questa preoccupazione fa si che molte madri evitino di curarsi o sospendano l’allattamento al seno per passare invece all’alimentazione artificiale. E’ vero, molti farmaci passano nel latte materno, ma la maggior parte passa in quantità minima e/o non riesce a dare effetti negativi sul neonato. Bisogna quindi essere consapevoli che assumere un farmaco non sia sempre e comunque incompatibile con l’allattamento al seno. Se si ha un dubbio su un farmaco è importante rivolgersi al pediatra di fiducia per avere maggiori dettagli e soprattutto maggiori sicurezze. Per quanto riguarda i diversi tipi di anestesie, esse sono tutte compatibili con l’allattamento al seno. L’epidurale viene effettuata mediante farmaci che non sono in grado di condizionare la salute del neonato perché passano nel latte materno in quantità molto limitate. Mentre i farmaci utilizzati per le anestesie locali, specialmente quelle dentarie, non sono riscontrabili in quantità significative nel latte materno. Per l’anestesia generale, invece, è importante sapere che quando la mamma si sveglia dopo l’anestesia è già pronta a rispondere alle richieste del bambino: il suo stato di veglia indica chiaramente che lei ha già adeguatamente smaltito i farmaci dell’anestesia. Nella maggior parte dei casi, le indagini diagnostiche (radiografie con e senza mezzo di contrasto, TAC, ecografie, risonanza magnetica…) risultano compatibili con l’allattamento al seno. E’ molto importante pensare sia alla salute del neonato, migliorata dalla prosecuzione dell’allattamento al seno, sia alla salute della mamma tutelata da una tempestiva diagnosi di sospetta malattia.

Ostetrica Angela Ricci

Foto: mammaoggi.it

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