Uno studio del Massachusetts Institute of Tecnology, del Rangon Institute e di Harvard, ha condotto alla scoperta di cinque aminoacidi della proteina HLA-B che rendono il sistema immunitario letale contro le cellule infette, e che in una specifica combinazione impediscono che l’uomo, anche in presenza del virus dell’Aids nell’organismo, non contragga la malattia. Il team di ricercatori si è basato su una minoranza di pazienti da sempre ritenuti fortunati (circa 1 su 300), i quali colpiti da HIV non hanno sviluppato l’infezione, pur non assumendo farmaci. Hanno allora realizzato un campione d’esame di 3600 volontari, di cui 2600 malati con infezione progressiva, e 1000 “HIV-resistenti ovvero immuni al virus. L’esame del loro DNA ha rilevato come questi ultimi traessero beneficio da una particolare variazione genetica: appunto dai 5 aminoacidi presenti nella regione del cromosoma 6 che definisce la proteina HLA-B. un mutamento che consente al sistema immunitario di individuare e distruggere le cellule patogene, preservando il resto dell’organismo dalla diffusione del virus. La finalità prossima della ricerca sarà quindi servirsi di tali aminoacidi per concepire nuovi farmaci e mettere a punto un vaccino. Intanto, a quasi trent’anni dalla scoperta dell’Aids, questa malattia è oggi contrastata con cure di gran lunga più efficaci, che hanno permesso di migliorare notevolmente la sopravvivenza e la qualità di vita per le persone che ne sono affette.
di Redazione
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